Il mondo del tennis è in continuo cambiamento e nuovi tennisti stanno emergendo, ma la storia di un giocatore è finita sotto i riflettori. Grigor Dimitrov, bulgaro di 25 anni, ha fatto i suoi passi nel tennis fino ad essere chiamato il “baby Federer”, facendo riferimento al tennista svizzero Roger Federer, il vincitore di 88 titoli. Il cammino del giovane bulgaro è cominciato nel 2008 quando, all’età di 17 anni, era già il numero 744 del mondo. Ancora un po’ lontano dai migliori, ma pazienza nessuno nasce “imparato”. Da quel momento, la crescita del tennista è costante e, nel 2010, Dimitrov arriva alla porta della top100, grazie ai suoi 3 titoli ITF, ma soprattutto ai 3 titoli Challanger.
Nel 2012, Dimitrov sconfigge in tre set Tomas Berdych, realizzando la prima vittoria con un giocatore del top ten. Da quel momento, il mondo del tennis comincia a parlare di lui e ha confrontare il suo stile di gioco con quello di Roger Federer. Grisha, cosi come viene chiamato dai suoi fan, raggiunge la sua prima semifinale in un torneo ATP, al Queen’s sull’era amica. Grigor chiude l’anno da numero 40 nel mondo. Dopo un periodo di duri allenamenti, Dimitrov arriva all’atto finale del torneo a Brisbane, però contro di lui c’è il numero 3 del mondo Andy Murray, fresco vincitore della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Londra e all’US Open. Il britannico sconfigge Grisha, vincendo la partita 7-6(7) 6-4. Sulla terra di Madrid arriva, finalmente, la prima vittoria del bulgaro contro il numero uno Novak Djokovic, sconfiggendo il serbo dopo tre set di lotta durissima.
Nel frattempo, Roger Federer ha stupito tutti, ma in negativo. Questo è avvenuto quando lo svizzero ha ammesso di avere problemi di schiena. È il periodo in cui viene il primo incontro tra il giovane Grigor Dimitrov e il suo idolo Roger Federer. Qui, il tennista svizzero vince per 6-3 7-6(2) e Grisha finisce l’anno da numero 23 del mondo. Il 2014 si apre con una grande novità, Roger Rasheed diventa il nuovo coach di Dimitrov. Egli è molto conosciuto per il grande lavoro che svolge sul piano della preparazione atletica, anche se il bulgaro dovrebbe imparare a giocare più dentro il campo. Il lavoro tra i due prosegue alla grande, infatti Grigor vince tre titoli. La loro collaborazione si conclude, però, dopo che il tennista bulgaro non ha più nulla da imparare dal suo collega australiano.
Il suo nuovo allenatore diventa Franco Davin, però l’intesa tra di loro non funziona bene, in quanto Dimitrov comincia ad accumulare una lunga serie di sconfitte, causate soprattutto dai tantissimi errori e dal finale perso ad Istanbul dall’argentino Diego Schwartzman. A Toronto nel box del bulgaro, c’è ora Dani Vallverdu. Il venezuelano sembra essere in grado di condurre Dimitrov verso la strada della vittoria. Infatti, Grisha raggiunge la semifinale a Cincinnati e la finale a Pechino. Il recente trionfo del bulgaro a Brisbane rappresenta un eccezionale inizio del 2017, infatti egli riesce a mettere in K.O. in semifinale Raonic e in finale vince contro Nishikori, mostrando un tennis aggressivo e con pochi errori.
A maggio, Dimitrov compierà 26 anni e il peso di dover essere Federer è ormai svanito col passare del tempo. Il mondo del tennis ha però capito che ormai non potrà diventare come il tennista svizzero, ma rimarrà semplicemente Grigor Dimitrov. Egli ha finalmente raggiunto la top10, grazie al suo duro lavoro e alla sua determinazione. Però, fin dove riuscirà ad arrivare, è solo una questione di tempo.