NASA, scoperti 7 pianeti simili alla Terra. “Potrebbero ospitare la vita”

Individuati 7 pianeti simili della TerraÈ stato scoperto da un team di scienziati internazionali un sistema solare, a circa 40 anni luce da noi, composto da 7 pianeti “fratelli” della Terra. Secondo i primi dati pubblicati dalla NASA, le dimensioni e la temperatura di alcuni di questi corpi celesti indicano un’alta possibilità di trovare acqua liquida in superficie, condizione necessaria per lo sviluppo di eventuali forme di vita. “Questo sistema è da oggi la nostra migliore scommessa” ha commentato uno dei autori della ricerca, Brice-Olivier Demory, professore alla University of Bern’s.

Il sistema recentemente scoperto dalla NASA si trova nella costellazione dell’Acquario e la stella che lo caratterizza è stata battezzata TRAPPIST-1. Si tratta di una nana rossa con una massa inferiore a un decimo di quella solare e una superficie più “fredda”, circa 2400° C, quindi poco luminosa. Stando alle stime effettuate, i pianeti che le ruotano attorno (denominati Trappist-1 b, c, d, e, f, g e h, in ordine crescente di distanza) sono prevalentemente rocciosi e hanno dimensioni simili alla Terra. Soltanto tre di essi però, i pianeti Trappist-1 e, f e g, si troverebbero nella cosiddetta “fascia di abitabilità”, cioè ad una distanza sufficiente a permettere la presenza di acqua liquida sulla superficie. Quelli più interni sembrano avere temperature eccessivamente alte, mentre quello più lontano potrebbe avere una superficie ghiacciata.

La stella TRAPPIST-1 non è nuova nel mondo della scienza: la sua esistenza era stata resa nota nel maggio 2016. All’epoca, il team di astronomi pubblicò una ricerca in cui si parlava di questa nana rossa e di tre pianeti che le orbitavano attorno. Gli scienziati, guidati da Michaël Gillon, sospettarono però la presenza di altri corpi nello stesso sistema e con l’aiuto del telescopio spaziale infrarosso Spitzer, sono riusciti ad individuare gli altri quattro. “È un sistema planetario sorprendente – ha commentato Gillon – non solo perché abbiamo trovato così tanti pianeti ma perché sono sorprendentemente simili alla Terra”.