L’Aran ha proposto ai sindacati la prima bozza del nuovo contratto degli statali, all’interno della quale è contenuta una grande novità: l’effettiva parificazione delle unioni civili ai matrimoni per quanto attiene permessi, congedi e non solo. “Al solo fine di assicurare l’effettività della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso di cui alla legge 76 del 2016 – si legge – le disposizioni di cui al presente Ccnl che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti, si applicano anche a ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”.
I conviventi potranno beneficiare dei 15 giorni di congedo retribuito, riconosciuti per il matrimonio. Ma la bozza contiene molteplici novità, i permessi per motivi familiari e personali, attualmente usufruibili in giorni, potranno essere suddivisi in ore, per un totale di 18 ore annue. Sarà inoltre possibile, all’interno della PA, cedere ad un altro dipendente che abbia necessità familiari o di salute, la parte eccedente le quattro settimane di ferie stabilite per legge. Per quanto riguarda le tutele previste per le assenze dovute a terapie salvavita vengono estese anche ai “giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali” dei trattamenti.
In merito ai permessi previsti dalla legge 104 del 1992 è previsto che questi vengano inseriti in una programmazione mensile. “Al fine di garantire la funzionalità degli uffici e a migliore organizzazione dell’attività amministrativa, il dipendente che fruisce dei permessi, predispone di norma una programmazione mensile dei giorni in cui intende assentarsi, da comunicare all’ufficio di appartenenza all’inizio di ogni mese. In caso di documentata necessità e urgenza o per esigenze impreviste, la domanda di permesso può essere presentata nelle 24 ore precedenti la fruizione dello stesso e, comunque, non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui il lavoratore utilizza il permesso”.
La Uil in merito alla bozza ha commentato: ” è un buon inizio di lavoro”, tuttavia non sono mancate richieste di modifiche. Ad esempio la Uil, in merito alle ferie donate ha proposto di ampliare il campo delle problematiche chiedendo che siano rivolte non solo ai figli minori, ma a qualsiasi problematica familiare, a patto che si tratti di “problemi essenziali”.