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Boom di visitatori nei musei italiani, 50 milioni in più tra 2013-2016

I musei italiani tra il 2013 e il 2016 hanno incassato 50 milioni in più (+38,4%). Il trend è ancora in crescita, nel 2017 è stato pari al 13,5%. Per quanto riguarda i numeri dei visitatori, siamo passati dai 38,4 milioni del 2013 ai 45,5 del 2016, abbiamo dunque registrato un incremento del 18,5%. Il prossimo obiettivo è quello di raggiungere i 50 milioni nel 2017. L’aumento di visitatori più consistente è stato registrato al Museo Nazionale di Reggio Calabria che è passato da 11.522 a 210.598 visitatori. Grazie al nuovo museo e al nuovo allestimento dei Bronzi di Riace si è avuto appunto un’incremento del +1.727,8%.

Guardando sempre ai visitatori, tra le varie regioni, come di consueto è in testa il Lazio che conta 2016 20,3 milioni di visitatori. La Campania supera la Toscana, e con oltre 8 milioni di visitatori si accaparra il secondo posto. Per il 2017, in termini sia di visite che incassi le regioni più virtuose risultano essere la Liguria (+22,7% visitatori  8,4% incassi), a seguire Puglia (+18,3% e +13,5%) e Veneto (+20% e +73,7%).

Questi numeri sono stati presentati oggi durante un convegno a Roma, dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. A tre anni di distanza dalla sua riforma museale il ministro dichiara : “La riorganizzazione sta dando i suoi frutti”. Per quanto riguarda i 30 musei autonomi nati con la riforma Franceschini, è stata registrata una crescita del 28,4% degli introiti e del 19,3 dei visitatori. Il trend è in crescita anche nel 2017 (+14,5% introiti, +11% visitatori).

Il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori durante il convegno ha commentato: “Penso che la riforma dei musei del ministro Franceschini sia stata veramente rivoluzionaria, ma ora sarebbe necessario metter mano alle norme riguardanti il personale della pubblica amministrazione, perchè quelle attuali non consentono una gestione efficiente».

Il direttore della Pinacoteca di Brera, James Bradburne ha dichiarato: “Grazie alla riforma abbiamo potuto attuare la nostra mission, che era da una parte creare un forte legame con i milanesi e dall’altra rimettere il visitatore al centro dell’esperienza museale. L’aumento dei visitatori è ovviamente un dato importante, ma in parte è anche legato ai flussi turistici mondiali, mentre è più significativo il fatto di aver riallacciato rapporti con la città. Abbiamo fatto un grande lavoro, con grande impegno, per riallestire la pinacoteca e siamo a metà strada”.