È tutto pronto per le prossime elezioni del 4 marzo. Al momento i risultati sono in divenire, sebbene i sondaggi sembrino parlare chiaro. La cartina politica italiana può essere disegnata in base alle preferenze degli elettori italiani. Questo, almeno, è il dato emerso da una ricerca effettuata da Ipsos per il Corriere della Sera.
La fazione del centrodestra è la preferita nel nord Italia, mentre nella restante parte della penisola c’è un’indecisione, più o meno equa, tra il Movimento 5 Stelle e Berlusconi, tornato sotto i riflettori politici. Una prevalenza di grillini è stata individuata, invece, in Lazio, Liguria e Sicilia. Molto assente è il Partito Democratico, che risulta vincitore in Emilia Romagna e Toscana. Matteo Renzi, sebbene abbia iniziato la propria campagna elettorale nel sud Italia, pare non aver ottenuto il riscontro sperato: Puglia, Campania, Sicilia e Calabria preferiscono il fronte moderato.
Gentiloni ancora il preferito per un governo tecnico
La situazione, comunque, risulta molto frammentata. Nel caso in cui il giorno dopo le elezioni nessun seggio dovesse ottenere la maggioranza, il Presidente della Repubblica Mattarella non avrebbe molta scelta, perlomeno stando alle risposte date dagli elettori intervistati per Ixè. Gli elettori affiderebbero nuovamente il governo a Paolo Gentiloni. Gentiloni è seguito da Mario Draghi al 8,5%, Romano Prodi al 6% , Enrico Letta al 3,3%, suo zio Gianni Letta al 2,9% e il procuratore Nicola Gratteri al 2,8%. Infine alla lista sono presenti anche Franco Frattini all’1,3% e Giuliano Amato all’1%.
Cosa voteranno i giovanissimi alle prossime elezioni? La risposta è sorprendente
Euromedia Research ha fatto dei sondaggi su elettori giovanissimi, la sui fascia d’età varia dai 18 ai 24 anni. A dispetto dei precedenti sondaggi esaminati, il centrodestra non vincerebbe: solo il 14,3% degli intervistati voterebbero Forza Italia, l’11,3% Lega Nord, il 3 % Fratelli d’Italia e lo 0,8% Noi Con L’Italia, per un totale di circa il 30 % dei consensi. Il Movimento 5 Stelle, invece, raccoglie tra i giovani il cosiddetto “voto di protesta”, sfiorando il 34% del benestare. Il centrosinistra, soprattutto con il Pd di Renzi, promette un grande numero di voti da parte dei più giovani: il 27% dei ragazzi voteranno il Partito Democratico. Altri consensi si aggiungono con gli altri partiti quali, Civica Popolare, Lista Bonino, Insieme e Svp per un complessivo 30,5%. Liberi e Uguali con Grasso resta sulla stessa media nazionale “classica”, attorno al 5% mentre Casapound si ferma allo 0,5% tra i giovani elettori.