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Nations League, l’Italia affronterà nel suo girone Polonia e Portogallo

Finalmente la Nations League prende forma. La nuova manifestazione calcistica, definita dall’Uefa la Champions League per nazionali, inizierà il 6 settembre di quest’anno e oggi a Losanna c ‘è  stato il sorteggio dei gironi. La nostra nazionale farà parte della Lega A, quella con le squadre che hanno il migliore ranking Uefa. Nel sorteggio svizzero l’Italia è stata inserita nel gruppo 3, dove affronterà il Portogallo di Cristiano Ronaldo  e la Polonia di Lewandowski. Un girone per niente facile per la nostra nazionale, dopo la delusione della mancata qualificazione ai mondiali, anche se ogni tanto qualche indiscrezione alimenta le speranze di ripescaggio.

Quindi la nostra nazionale avrà la possibilità di riscattarsi dalla eliminazione con la Svezia, anche se a oggi non è stato annunciato il nuovo allenatore. L’ipotesi più probabile è che almeno fino a giugno ci sarà in panchina Luigi Di Biagio,attuale ct dell‘Under 21. Di sicuro non è un momento facile per il nostro calcio. Le elezioni per il presidente della FIGC si terranno il 29 gennaio e all’interno della Lega Calcio c è molta divisione.I candidati sono rimasti 3, anche se Tommasi appare leggermente favorito. Dopo le dimissioni di Tavecchio, le incertezze e la precarietà sono aumentati ed è meglio concentrarsi sulle questioni calcistiche. In questo senso la Nations League è una manifestazione che sicuramente regalerà emozioni ai tifosi.

Nations League: la formula

Oltre al girone dell’Italia, nella Lega A ci saranno altri scontri interessanti soprattutto nel Gruppo 1, del quale fanno parte Olanda, Francia e Germania. Le nazionali coinvolte saranno 55,divise in 4 leghe. In ogni lega ci saranno 4 gruppi e le squadre si affronteranno da settembre a novembre 2018. Le vincenti dei gironi si affronteranno nella fase finale a giugno 2019, mentre chi fallirà verrà retrocesso nelle leghe inferiori. La Nations League è importante anche perchè regalerà 4 posti per Euro 2020. L’unica nota negativa potrà essere che i calendari saranno ancora più fitti, con maggiori rischi di infortuni per i calciatori.