Francesco Piccinini potrebbe diventare direttore del Tg1.

Rai, in corsa per il Tg1 c’è anche Piccinini, direttore di FanPage

Sono giorni frenetici in casa Rai, dove si stanno tenendo una serie di confronti in seno al governo Lega-M5S per decidere le nomine di tutti i nuovi direttori dei telegiornali e anche delle reti. I due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, hanno iniziato a giocare a carte scoperte, proponendo i rispettivi candidati sui quali trovare un accordo, prima di girare le loro indicazioni a Viale Mazzini che, a quel punto, avrà il compito di ratificare le nomine.

Al momento, la questione più spinosa sembra riguardare la direzione del Tg1, soprattutto in seguito alla cancellazione della candidatura di Alberto Matano (che aveva generato qualche malumore tra i pentastellati) e alla fugace idea Giovanni Floris che prossimamente dovrebbe lasciare La7. Al momento, dunque, ci sarebbe una corsa a due tra il già noto Gennaro Sangiuliano e la sorpresa dell’ultima ora, ovvero Francesco Piccinini, direttore della testata online FanPage. Quest’ultimo non rappresenta certamente una figura vicina al Movimento 5 Stelle, ma sarebbe comunque una candidatura gradita a Luigi Di Maio, e proprio per questo motivo non è da escludere a priori che possa rappresentare la scelta ad effetto per il telegiornale della rete ammiraglia Rai.

Del resto, Piccinini vanta un profilo che in parte rientra nell’identikit tracciato dal governo giallo-verde per designare il prossimo direttore del Tg1. Infatti, non solo gli viene riconosciuta una grande professionalità e la capacità di aver trasformato il mondo del giornalismo online, ma è anche particolarmente adatto ad inserirsi nel progetto annunciato sia da Salvini che dal nuovo presidente della Rai, Foa, atto a recuperare terreno sul web e ad ampliare l’offerta e la presenza della Tv di Stato nel mondo multimediale.

Invece, in merito al nuovo direttore di Raiuno, continua a circolare con una certa insistenza il nome di Marcello Ciannamea, il quale però in queste ultime ore potrebbe essere “dirottato” alla Direzione acquisti e risorse televisive, lasciando così campo libero a Ludovico Di Meo, storicamente vicino ad ambienti di destra, ma apprezzato professionista e aziendalista. Il Tg2 dovrebbe finire nelle mani di Sangiuliano se dovesse essere battuto da Piccinini nella corsa alla poltrona del telegiornale della prima rete, ma attenzione anche a Giuseppe Carboni che piace molto ai grillini, e che comunque potrebbe approdare anche ai vertici della radio, dove sarebbe stata avanzata anche la candidatura di Emanuela Falcetti.

Infine, per quanto concerne la direzione di Raidue, è sempre in lizza Mariapia Ammirati che, però, potrebbe essere scalzata da Federica Sciarelli che, dopo i successi maturati a Raitre con “Chi l’ha visto?”, verrebbe indicata come una professionista gradita e stimata dall’alleanza Lega-M5S. Non dovrebbero esserci stravolgimenti al terzo canale dove, salvo clamorosi ripensamenti dell’ultimo minuto, andrebbero verso la conferma il direttore di rete Stefano Coletta e Luca Mazzà alla direzione del Tg3.

Patrizia Gallina