Melegatti: ripresa la produzione.

Melegatti, dopo il fallimento si riparte: obiettivo campagna natalizia

È trascorso ormai un anno da quando i dipendenti della Melegatti, per cercare di salvare l’azienda dalla chiusura e soprattutto per non ritrovarsi disoccupati tutto ad un tratto, decisero di lanciare una vera e propria campagna social, #MelegattiSiamoNoi, per provare a vendere circa un milione e mezzo di pandori durante le festività natalizie. L’iniziativa venne autorizzata dal Tribunale di Verona e, grazie alla solidarietà dei clienti, si ottennero dei risultati davvero considerevoli, che permisero anche la riapertura del negozio aziendale.

Nonostante ciò, l’ottimismo e la fiducia ben presto lasciarono il posto alla triste realtà quando, in seguito ad una serie di contrasti interni insanabili tra i soci, fu decretato il fallimento dello storico marchio veronese. A quasi 12 mesi di distanza da questa tribolata vicenda, la Melegatti è di fatto rinata dalle sue ceneri, perché nel frattempo è stata acquisita all’asta da una nuova cordata imprenditoriale guidata da Roberto Spezzapria, il quale ha immediatamente fatto ripartire l’attività aziendale, assumendo 35 dipendenti a tempo indeterminato e lanciando un’ampia strategia di marketing-vendita per il periodo di Natale.

I nuovi dirigenti hanno comunicato che, per approntare fin da subito un gruppo di lavoro ben preparato e affiatato e “per valorizzare le competenze interne”, hanno provveduto con la riassunzione con contratto a tempo indeterminato di 26 persone, 16 delle quali specializzate nella produzione, e 10 inserite tra uffici amministrativi e commerciali. Allo stesso tempo, si è provveduto ad inserire in azienda altri lavoratori, i cui profili non erano più riscontrabili tra quelli disponibili. Inoltre la società veronese ha anche assicurato agli ex dipendenti non ancora reinseriti in organico, che prossimamente partirà un nuovo piano di assunzioni.

I sindacati Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno di fatto appoggiato la strategia della famiglia Spezzapria, affermando che in questa prima fase la proprietà ha puntato prevalentemente ad avvalersi della collaborazione di una serie di figure professionali utili per far ripartire nell’immediato l’intero processo produttivo. Invece, per quanto riguarda le restanti 20 figure che non sono state ancora riassunte, costoro saranno pienamente tutelate secondo la legge e potranno contare su un diritto di precedenza appena la società deciderà di ampliare ulteriormente l’organico. Il piano aziendale prevede, infatti, che gli ex lavoratori vengano reintegrati in quei ruoli/mansioni ricoperti in precedenza sia all’interno di Melegatti che di Nuova Marelli, tenendo conto anche delle esperienze e delle competenze acquisite durante l’attività svolta negli stabilimenti veneti. Inoltre verranno anche offerte delle nuove opportunità per lavori stagionali in ruoli completamente nuovi e differenti dai precedenti.

Adesso, dunque, dopo l’ingresso ufficiale nell’impresa veronese della nuova proprietà, si punterà tutto sull’attività produttiva di queste settimane che porteranno al Natale, giacché l’azienda si è prefissata come obiettivo una vera e propria “campagna natalizia”. Giacomo Spezzapria, presidente della Melegatti, dopo essersi detto felice per la ripresa della produzione di pandori, panettoni e altri prodotti dolciari, ha sottolineato come in questa fase sia fondamentale tornare ad emergere sul mercato soprattutto durante le festività natalizie, con dolciumi che garantiscano ai clienti “elevati standard di qualità produttiva”.

Guardando al futuro della nuova Melegatti, il dirigente ha dichiarato che la famiglia Spezzapria da ora in poi avrà come obiettivo primario il raggiungimento di innovazione e qualità dei suoi prodotti, introducendo un nuovo piano di sviluppo e un’organizzazione orizzontale che ridiano allo storico marchio di Verona il prestigio, la visibilità e il lustro che merita.

Patrizia Gallina