Nel segno di Eunice Gayson. Léa Seydoux sarà Bond girl per la seconda volta consecutiva nel prossimo film della lunga saga cinematografica dedicata all’Agente 007. L’attrice parigina, infatti, aveva lavorato con Daniel Craig in “Spectre” nel 2015, ed entrambi prossimamente torneranno sul set per girare un nuovo lungometraggio dedicato alle avventure di James Bond, tratte dai romanzi di Ian Fleming.
Le riprese inizieranno nella prossima primavera, mentre la pellicola dovrebbe debuttare al cinema il 14 febbraio 2020. Léa Seydoux, intanto, è già entrata nella storia perché è la seconda attrice della saga che avrà l’onore di essere nuovamente la protagonista femminile di un film incentrato sulle pericolose missioni di James Bond. L’unico precedente, infatti, risale a ben cinquant’anni fa, quando era stata Eunice Gayson (artista britannica morta nel giugno 2018) ad essere per due volte Bond girl in “Licenza di uccidere” nel 1962 e “Dalla Russia con amore” nel 1963, con Sean Connery negli eleganti panni del mitico Agente 007.
In realtà, anche l’interprete svedese Maud Adams ha lavorato in più di un film della saga, ma non ha mai avuto l’onore di essere Bond girl in due occasioni, avendo ricoperto questo ruolo impegnativo solo in “L’uomo dalla pistola d’oro” nel 1974, mentre è stata la contrabbandiera di gioielli Octopussy nell’omonimo lungometraggio del 1983, tornando poi per un cameo in “Bersaglio mobile” nel 1985. Sicuramente una bella soddisfazione per l’artista scandinava, anche se non paragonabile alla doppia esperienza come protagonista femminile delle colleghe Gayson e Seydoux.
Pare che sia stato Daniel Craig a proporre il ritorno della collega transalpina come Bond girl, appoggiato dal regista Cary Joji Fukunaga che debutterà dietro la macchina da presa in una pellicola dedicata a James Bond, subentrando a Danny Boyle che ha preferito non prendere parte al progetto. Tra l’altro, nel lungometraggio atteso per febbraio 2020 si dovrebbe assistere alla conferma di diversi attori, tra i quali sono stati già annunciati Ralph Fiennes, Ben Whishaw e Naomie Harris, ampiamente elogiati dal regista statunitense che li conosce bene per averli diretti sia in “Beasts of No Nation” che in “Jane Eyre”. Intervistato dal “Daily Mail”, Fukunaga ha affermato che, potendo contare su una serie di ottimi attori: “perché non avrei dovuto sperare nei migliori ritorni?”.
Patrizia Gallina