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Caos Superlega: rischio 2 anni senza coppe per Juve, Milan, Barcellona e Real

È ancora caos Superlega: a distanza di due settimane dalla creazione e successiva sospensione della competizione calcistica fondata dalle big europee, la Uefa sta ancora valutando le possibili sanzioni. L’ultima indiscrezione è arrivata dal network Espn secondo il quale Juventus, Milan, Barcellona e Real Madrid rischierebbero grosso.

Caos Superlega: trovato l’accordo con sette società

Tra i dodici club partecipanti, le sei inglesi sono state le prime a tirarsi indietro. La loro mossa è stata particolarmente apprezzata dalla Uefa, che ha già previsto per loro delle sanzioni più leggere. Il discorso cambierebbe, invece, per le società che non hanno dimostrato alcun pentimento. Tra queste spiccano anche due italiane, ovvero JuventusMilan. Entrambe, al pari di Real e Barcellona, si trovano nella posizione peggiore. Infatti, proprio nei giorni scorsi, si sono svolti degli incontri con tutte le big aderenti al progetto per raggiungere un accordo, in particolare con quelle che hanno già fatto dietrofront. Come riporta Il Corriere dello Sport, sembra essere già tutto fatto per Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham. L’Inter, invece, sta ancora trattando, ma la risoluzione è in dirittura d’arrivo.

Cosa rischiano i “club ribelli”: l’indiscrezione di Espn

L’intenzione da parte della Uefa è quella di arrivare al patteggiamento anche con i club ribelli, ai quali verrebbe applicata solo una multa molto salata. In caso contrario, si sta già valutando un eventuale pugno duro contro le quattro società rimanenti. Quest’ultime, infatti, avrebbero violato l’articolo 51 dello statuto, secondo il quale i membri della Uefa non possono dare il via a una lega speciale senza l’autorizzazione dell’organo in questione. La richiesta potrebbe essere quella già preannunciata nelle scorse settimane: l’esclusione dalle competizioni europee per 1 o 2 anni. Pena severa che coinvolgerebbe anche le italiane. Infatti, anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aveva dichiarato che, in caso di partecipazione a competizioni di leghe esterne, le società coinvolte sarebbero state escluse anche dal campionato. Una clausola pronta a rivoluzionare la Serie A.

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