Santa Maria Capua Vetere

Santa Maria Capua Vetere, carcere: chiuse le indagini per 120 persone

Come reso noto dal Procura di Napoli, si sono chiuse le indagini sulle terribili violenza commesse dagli agenti ai danni di detenuti, il 6 aprile del 2020, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Depositato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di 120 persone.
Poliziotti della Penitenziaria e funzionari del Dap sono accusati di tortura, lesioni, abuso d’autorità, falso in atto pubblico, calunnia, frode processuale, depistaggio, favoreggiamento.
La procura, in una nota, ha ricordato il numero delle persone offese: 177, detenute presso il carcere.
In una nota, la Procura ha sottolineato che è in corso un altro procedimento per individuare agenti di altri istituti penitenziari presenti durante i pestaggi.

Santa Maria Capua Vetere: le parole della Ministra Cartabria

Un’offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria deve portare con onore, per il difficile, fondamentale e delicato compito che è chiamato a svolgere”.
Queste le parole dopo la visione delle immagini della Ministra per la Giustizia, Marta Cartabria.
Il Ministero della Giustizia ha annunciato che “sono state immediatamente disposte le sospensioni di tutti i 52 indagati raggiunti da misure di vario tipo.Il Dap sta valutando ulteriori provvedimenti anche nei confronti di altri indagati, non destinatari di iniziative cautelari, e ha disposto altresì un’ispezione straordinaria nell’Istituto del casertano, confidando nel pronto nulla osta dell’Autorità Giudiziaria”.

Scene simili a una mattanza

I detenuti vengono fatti sfilare uno dopo l’altro tra gli agenti e a ogni passaggio vengono picchiati.
I colpi inferti anche con le mani coperte da guanti.
Si vedono anche i detenuti presi di mira coprirsi il volto per non essere colpiti.
Tutti gli agenti distribuiscono colpi e quasi tutti indossano le mascherine.
Un altro detenuto è spinto sulla sedia a rotelle da una guardia con casco e scudo che non risparmia colpi di manganello addosso.
Dopo l’invalido escono altri quattro detenuti, tutti colpiti alla testa da una guardia con i capelli bianchi e da altri colleghi.
Ognuno che esce dopo il portatore di handicap dalla stanza riceverà questo tipo di trattamento.
Nessuno si ribella. Quasi tutti si fanno schermo con le mani.