A distanza di 12 mesi dalla somministrazione del vaccino il Green Pass prevede una scadenza della sua validità.
Nel caso si decida per una proroga fino al prossimo giugno 2022, quasi 18 milioni di italiani dovranno provvedere al rinnovo, con la terza dose di vaccino o con i tamponi, allungando così di 12 mesi la validità del certificato verde.
La data di scadenza per tutti è esattamente un anno dopo la seconda somministrazione.
Chiaramente, al momento, sono solo ipotesi e non c’è ancora nulla di ufficiale.
Ieri, il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato che con il 90% di vaccinati “si può prendere in considerazione l’allentamento delle misure come la revisione dell’utilizzo del Green Pass con una estensione più ridotta rispetto ad oggi“.
Green Pass e stato di emergenza: parla il Ministro Speranza
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, si è espresso su una possibile proroga dello stato di emergenza.
“La decisione sarà presa solo a ridosso della scadenza del 31 dicembre e terrà conto della curva dei contagi in quel momento”, spiega.
“Le misure introdotte dal Governo sono un modello per l’Europa e guardate con attenzione in tutto il mondo. L’Italia è leader in Europa con il 7-8% di vaccinati in più rispetto alla Germania e in vantaggio su Stati Uniti e Gran Bretagna“, continua il Ministro.
Sono numeri molto rilevanti ma dobbiamo provare a salire perché la popolazione residuale non vaccinata contribuisce alla circolazione del virus e minaccia il Ssn con l’occupazione dei posti letti nei reparti ordinari e in terapia intensiva“, aggiunge Speranza.
“In Italia grazie alle misure di contenimento il virus è tornato a circolare ma in misura minore rispetto ad altri grandi Paesi“, conclude.
Le ipotesi di proroga
Come si evince dal decreto legislativo del 2008, nel Codice della Protezione civile, all’articolo 24 comma 3 si legge che “la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi”.
Il Governo dovrà quindi decidere quale ipotesi vagliare per un’eventuale proroga.
“La situazione della situazione virale nel Paese rimane una delle più favorevoli di tutto il continente. L’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e nelle aree mediche è largamente contenuto“.
Queste le parole di Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, a Rai Radio1.