Coronavirus

Coronavirus: torna l’incubo della zona arancione a dicembre

Da lunedì nessuna Regione in zona gialla, ma lo sguardo è rivolto a dicembre.
L’Italia si ritrova a dover fronteggiare le richieste dei governatori che chiedono più restrizioni per i no vax.
Ieri si sono registrati oltre 10.000 contagi da Coronavirus in 24 ore e continuano i ricoveri sia ordinari che in terapia intensiva.
Il Presidente dell’Associazione degli Anestesisti e Rianimatori ospedalieri, Alessandro Vergallo, ha detto: “Nella peggiore delle ipotesi tra un mese e mezzo la situazione potrebbe di nuovo essere drammatica in tutti gli ospedali del Paese se non verranno applicate in modo stringente le norme sul Green Pass“.

Coronavirus: rischio zona arancione dal 29 novembre

Il Friuli Venezia Giulia detiene con la Liguria la popolazione più anziana del Paese: significa che la percentuale di soggetti che si sono vaccinati per primi è più ampia
In Alto Adige ieri si sono registrati 425 contagi e un morto, con le rianimazioni sopra la soglia stabilita e un’incidenza di 406 casi per centomila.
Nessuna Regione, però, supera la soglia che porta alla zona gialla.
Le Marche invece superano leggermente la soglia delle intensive, così come preoccupa la situazione in Lombardia, nel Lazio, in Sicilia e in Valle D’Aosta.
Ieri, il Presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli, Massimiliano Fedriga, ha detto: “Il timore è soprattutto per la ricaduta che tale situazione potrebbe avere sulla ripresa economica e sulle attività sociali, a poche settimane dalle festività natalizie”.

Terza dose disponibile per gli over 40

Come annunciato ieri dal Commissario Straordinario all’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, dal 22 novembre sarà disponibile la terza dose di vaccino per gli over 40.
La curva del contagio sale nel nostro Paese e nei Paesi europei vicini all’Italia“, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Il vaccino è lo strumento principale per ridurre la diffusione del virus e le forme gravi di malattia. E’ giusto, quindi, anticipare al 22 novembre la campagna per i richiami vaccinali per la fascia d’età 40-59 anni”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.