Tragedia nel mondo dell’alpinismo e dello sci.
Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 16 dicembre, ha perso la vita travolto da una valanga Jacopo Compagnoni, 40 anni, fratello della campionessa olimpica, Deborah.
Jacopo, terzogenito dopo Deborah e Yuri, aveva seguito le orme del padre e del nonno scegliendo di fare della montagna il proprio lavoro.
Viveva a Valfurva e gestiva anche l’hotel Baita Fiorita insieme alla sua famiglia.
“Sono sempre andato in montagna, mio nonno era una guida alpina, mio papà anche e da piccolino mi portava con lui – diceva – È un lavoro bellissimo, ma che ha tante problematiche” perché “abbiamo la responsabilità delle persone che sono con noi“.
Jacopo Compagnoni e la tragedia
Jacopo è morto su quelle montagne che per lui significavano “casa”.
Tutto è accaduto durante una discesa fuori pista che conosceva molto bene, sita nel canale Nord del Monte Sorbetta e dove spesso, come guida alpina e maestro di sci, accompagnava turisti e sciatori.
Ha perso la vita a circa 2850 metri di quota ed era padre di due bambine.
Una valanga l’ha travolto durante la discesa, mentre sciava, insieme ad un amico, rimasto illeso grazie al quale sono arrivati i soccorsi.
L’elisoccorso di Sondrio – arrivato il più veloce possibile sul luogo dell’incidente insieme alle squadre della stazione di Valfurva del Soccorso alpino e i tecnici della guardia di finanza – ha trasportato Jacopo all’ospedale più vicino, ma per lui non c’è stato più nulla da fare.
Il dolore della famiglia
“Sono profondamente sconvolto e addolorato. Jacopo non è stato per me solo e in più di qualche occasione un compagno di gite molto prudente, competente e attento ma anche un ragazzo che ho visto crescere e farsi uomo, con tutta la sua umanità e professionalità“.
Queste le parole di Alessandro Benetton, ex marito di Deborah Compagnoni, sulla morte di Jacopo.
“Conoscendo questa sua meticolosa prudenza non posso che pensare ad una tragica fatalità. Mi stringo al dolore che posso solo immaginare dei suoi cari, in particolare della signora Adele e del papà Giorgio, e chiaramente di Juri e Deborah”, conclude.
Deborah Compagnoni rompe il silenzio
“La perdita di un fratello è un dolore straziante, lo è ancora di più per un fratello speciale come era per me Jacopo. Un papà e un marito meraviglioso”, ha dichiarato Deborah Compagnoni.
“Voglio ricordarlo sempre con il suo sorriso quando rientrava soddisfatto a casa dalle sue escursioni estive o invernali, abbracciando forte le sue adorate bimbe. Sono sicura, la sua anima resterà nelle sue montagne ad aspettarmi ogni volta che sentirò la sua mancanza. Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto e sono vicini a me e alla mia famiglia”, ha sottolineato.
Il ricordo del soccorso alpino
Anche il Soccorso alpino lombardo si è stretto nel dolore ai familiari.
“Jacopo era molto conosciuto per la sua attività di guida alpina ed era anche stato soccorritore nella VII Delegazione Valtellina/Valchiavenna – dice il messaggio – Un abbraccio sentito e commosso, con gratitudine“.
La Fisi ha diffuso un messaggio di cordoglio: “Il presidente Flavio Roda – si legge nella nota – e tutta la Federazione Italiana Sport Invernali sono vicini a Deborah e alla famiglia Compagnoni nel momento di questa tragica perdita“.