Tutti i sondaggi effettuati in vista delle prossime elezioni europee danno il Pd come primo partito italiano; lo studio dei flussi ellettorali, effettuati dall’istituto Ipsos per il Corriere della Sera, permette di concludere che la sua attuale base elettorale è un più di destra e,meno, di sinistra: La metà delle preferenza di cui il partito di Renzi è accreditato oggi arriva da persone che, alle precedenti politiche del 2013 aveva votato altro: in particolare Il Pd prenderebbe voti per il 54% dagli stessi suoi elettori del 2013, la restante parte, invece, proverrebbe da astenuti (8%), ex M5s (13), ex Scelta Civica (12), ex Pdl (5%) e con percentuali minuscole da altri partiti anche di centrodestra, la cui base elettorale è letteralmente colpita dalla figura del Presidente del Consiglio, per il quale voterebbero il 7% di coloro che nel 2013 scelsero il Pdl, il 36% di chi preferì Scelta Civica e il 25% degli elettori di un anno fa di Udc e Fli.
Lo stesso sondaggio rivela che il 26% di chi nel 2013 ha votato il Pd questa volta si asterrebbe o è ancora indeciso, mentre il 39% di chi nel 2013 ha votato Sel e Rivoluzione Civile(che univa Rifondazione, Comunisti Italiani e Italia dei Valori) non ha intenzione di ripresentarsi alle urne il 25 maggio o comunque è ancora indeciso.