E’ un pesante dopo partita quello di Italia-Uruguay: prima le dimissioni rassegnate dal Commissario Tecnico Cesare Prandelli, poi quelle del Presidente Federale Giancarlo Abete. Infine, le dichiarazioni al veleno del capitano Gianluigi Buffon e di Daniele De Rossi ai microfoni della Rai e di Sky. La vecchia guardia si scaglia contro i giovani, in particolare le parole dei veterani alludono agli atteggiamenti di Mario Balotelli, ammonito e sostituito a fine primo tempo. Dopo l’esordio positivo contro l’Inghilterra, due pessime prestazioni contro Costa Rica ed Uruguay: questo il Mondiale di Balotelli, l’uomo da cui ci si aspettava una marcia in più.
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LE ACCUSE DI BUFFON – Il primo a parlare è il capitano, Gianluigi Buffon che con la schiettezza che lo contraddistingue non le manda a dire. Parla apertamente di fallimento e poi attacca: “Quello che si pretende è la massima serenità di giudizio da parte di tutti: spesso si sente dire che c’è bisogno di ricambi, che Buffon, Pirlo, De Rossi, Chiellini e Barzagli sono vecchi, ma la verità è quando c’è da tirare la carretta, questi sono sempre in prima fila”. Il portiere della Juventus e della Nazionale prosegue: “Bisogna rispettare un po’ di più loro, non per quello che sono stati, ma per quello che ancora rappresentano. In campo bisogna fare, e non basta il potrebbe fare o magari il farà”. Il chiaro riferimento a Balotelli appare poi ancora più lampante nell’ultima dichiarazione ai microfoni della Rai: “In campo si vede chi c’è. E chi non c’è non c’è.”
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SULLA STESSA LINEA DE ROSSI – Ci va ancora più pesante Daniele De Rossi: “Dobbiamo dimenticare in fretta; anzi mi correggo: dobbiamo tenere bene in mente tutto e ripartire dagli uomini veri. Non dalle figurine o dai personaggi: questi non servono alla Nazionale”. Il suo pensiero non si discosta da quello del capitano Buffon: “Sottoscrivo ogni virgola del concetto espresso da Gigi Buffon. Noi veterani incarniamo lo spirito giusto ed è altrettanto vero che noi ci mettiamo sempre la faccia. Chi non si sente di infondere lo stesso impegno, chi non ha la stessa passione rimanga a casa“.