Gaza, bombardato l’asilo finanziato dall’Italia: ospitava 130 bimbi

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Um Al Nasser – Ancora scontri e bombardamenti nei territori palestinesi della Striscia di Gaza, ancora coinvolti in guerra: l’obiettivo dell’ultimo attacco è stato un centro d’infanzia che ospitava un asilo ed un ambulatorio pediatrico. La struttura, comprendente anche una mensa comunitaria di recente edificazione, offriva ospitalità a circa 130 bambini. A diffondere la notizia del bombardamento è stato l’Organizzazione Non Governativa, che ha fornito ulteriori dettagli sulla vicenda.

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In particolare, la struttura rasa al suolo dall’attacco terroristico era di grande importanza per la cittadinanza locale, in quanto forniva assistenza non solo ai bambini che ospitava l’asilo annesso, ma anche alle famiglia disagiate del posto. La mensa comunitaria era messa a disposizione dei bisognosi e nel complesso la funzione del centro d’infanzia era di trarre in salvo quei 130 bambini da una vita di strada. L’Ong ha proseguito in questo senso, comunicando gli intenti assolutamente non bellici dell’esistenza della struttura, motivo per cui non si spiega il bombardamento dell’asilo.

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La struttura “non è mai stata utilizzata per scopi militari e nessun contatto è mai avvenuto tra lo staff e le milizie armate islamiste”: così l’Organizzazione scrive in merito alla vicenda. Il progetto su cui si fondava il centro d’infanzia era partito nel 2011 grazie ai finanziamenti italiani, il complesso era chiamato “Terra dei bambini” e rappresentava praticamente un’oasi isolata dalla guerra che attanaglia la Palestina. La nota dell’Ong si conclude con un’esortazione al Ministero degli Esteri italiano, all’Unione Europea ed alla Conferenza Episcopale Italiana (che hanno finanziato il progetto) a mettere il governo israeliano dinanzi al crimine commesso.