Riforma del catasto, aumenterà il prezzo delle sigarette. Baretta: “Provvedimento equilibrato”

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ROMA – La riforma del catasto sta prendendo forma ma ci vorrà ancora del tempo affinché venga attuata. Brutta sorpresa per i fumatori che, in particolare per coloro che fumato sigarette di “fascia bassa” che sono attualmente le meno costose, vedranno aumentare il prezzo del singolo pacchetto. Riguardo il catasto in sé, invece, non dovrebbero esserci aumenti per i portafogli dei cittadini.

PREZZI SIGARETTE – Le sigarette di fascia bassa avranno un costo maggiorato per via delle accise, un riordino che dovrebbe far entrare nelle casse del governo (solo nel 2015, ndr) circa 200 milioni di euro. Ma perché aumentare le tasse sul tabacco? In effetti la tassazione è già altissima, toccando quota 60% e, a parte l’IVA fissata al 22%, ci sono altre due componenti che incidono: un’accisa fissata al 7,5% ed una ad valorem proporzionale al prezzo. Vista la crisi dei consumi, i prezzi sono scesi rapidamente e di conseguenza sono diminuite le entrate fiscali (600 milioni di euro in meno nel 2013): da qui l’idea di cambiare il sistema che comporterà un aumento di 20-40 centesimi a pacchetto.

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CATASTO – Riguardo il catasto, invece, arrivano delle nuove commissioni censuarie che sono tenute a controllare e validare i criteri su cui si baseranno le nuove valutazioni delle rendite (quindi anche le tasse sugli immobili). Questo, secondo la delega fiscale data dal Parlamento al governo, non dovrebbe comportare esborsi maggiorati per i cittadini.

La Confedilizia, nella persona del presidente Corrado Sforza Fogliani, si congratula per il decreto: “Il testo del decreto sulle Commissioni censuarie è stato rimesso in carreggiata per effetto dell’azione dei Presidenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, Capezzone e Marino, che hanno preteso che il decreto si conformasse alle previsioni della legge delega approvata dal Parlamento. Si è trattato di una vittoria della politica sulla burocrazia, considerato che quest’ultima aveva predisposto un testo improponibile. Cosa che non è certo di buon auspicio per i prossimi decreti di attuazione della delega per la riforma del Catasto”.

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Dovremmo attendere, secondo gli addetti ai lavori, almeno cinque anni affinché tale “rivoluzione” prenda piede. L’intento è quello di accorciare i tempi il più possibile, vista anche la sollecitazione della Commissione europea, e con l’impegno di voler mantenere immutato il carico fiscale. Intanto sono pronte le nuove commissioni locali e quella centrale che avranno un anno di tempo per prendere il posto. Il valore patrimoniale, differentemente da quanto avvenuto finora, non sarà più stimato in base ai vani ma ai metri quadri, basandosi sui valori di mercato rilevati dall’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare).

Successivamente verrà elaborato un algoritmo per il calcolo della rendita prendendo come punto di partenza i redditi di locazione medi. Inoltre, contemporaneamente ai lavori per la redazione del nuovo metodo di calcolo, dovrebbe arrivare la riforma delle zone del catasto in base all’omogeneità edilizia. Poi avrà inizio il “censimento” dei circa 66 milioni di immobili presenti sul territorio con l’obiettivo di far emergere le “case fantasma”.

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SCONTI SIGARETTE ELETTRONICHE – Il governo, visto quanto richiesto dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, avrebbe acconsentito ad apportare uno sconto del 50% sulle sigarette elettroniche ed i nuovi prodotti da inalazione senza combustione. Le nuove accise, comunque, saranno attive solo dal prossimo anno e garantiranno non solo maggiori introiti, ma anche in un aumento del prezzo per i consumatori. “Si tratta di un provvedimento equilibrato che consente di gestire al meglio l’intera gamma dei prodotti che nel frattempo si sono affacciati sul mercato”, ha commentato il sottosegretario Pier Paolo Baretta.