Il presidente francese Franҫois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel saranno chiamati a esprimersi congiuntamente mercoledì 7 ottobre al Parlamento europeo di Strasburgo. È la prima volta che accade un incontro del genere dal 1989. Dopo un discorso iniziale di circa 15 minuti a testa, i due politici dovranno ascoltare i responsabili dei gruppi politici per poi rispondere loro brevemente. All’origine di questo intervento congiunto eccezionale si trova il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Hollande e la Merkel si erano già dichiarati concordi per l’incontro lo scorso 31 gennaio a Strasburgo. All’epoca si trattava soprattutto della difesa delle libertà pubbliche, a sole tre settimane dall’attentato contro Charlie Hebdo e l’Hyper Cacher a Parigi. Oggi, Franҫois Hollande e Angela Merkel vogliono puntare l’attenzione sull’Europa come “comunità di valori”.
Se l’intervento congiunto è destinato anche a rimettere in moto e a dare dinamismo al motore franco-tedesco, i due paesi non si trovano sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Ufficialmente i due paesi sono sulla stessa linea. Da mesi, infatti, il Ministro francese degli interni, Bernard Cazeneuve, si mostra a fianco del suo omologo tedesco, Thomas Maizière. La Francia è stata a lungo ostile alla politica delle quote proposta dall’Unione europea, e in questo era sostenuta dalla Germania, che vedeva nel sistema di quote un modo di limitare il numero di rifugiati che accoglie, condividendo la responsabilità con i paesi vicini. Tuttavia la Germania non ha mai criticato pubblicamente il poco zelo di Parigi nell’accogliere migranti, anche se riconosce che il Paese, che non esita a impartire lezioni in materia di diritti dell’uomo, ne accoglie molti meno della Germania.