Vladimir Putin si è schierato a fianco di Hollande nella lotta al terrorismo in seguito agli attentati dello scorso 13 novembre. Il leader del Cremlino ha dichiarato che Russia e Francia devono stabilire un piano d’azione comune per effettuare azioni navali ed aeree in Siria contro l’Isis. Putin ha incaricato il comando di “Movska”, l’incrociatore in dotazione ai russi, di stabilire un contatto nel Mediterraneo con i gruppi navali francesi .
La Russia di Putin collaborerà quindi con la Francia,in seguito agli accordi presi tra i due presidenti nel corso di un colloquio telefonico, mentre con gli Stati Uniti d’America ancora non è stata stabilita alcuna cooperazione. Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha infatti dichiarato: “Con la parte americana l’interazione non c’è, i colleghi americani stanno evitando ogni cooperazione”.
Il Presidente Francois Hollande raggiungerà il leader del Cremlino in Russia, la data dell’incontro è prevista per il prossimo 26 novembre. Vladimir Putin è il leader di cui in questi giorni si è più parlato non solo per via delle dichiarazioni di Berlusconi (“bisogna allearsi con la Russia di Putin, non sanzionarla”) o del suo incontro con il Presidente degli Stati Uniti D’America, Barack Obama. Putin ha fatto parlare molto di se per via delle sue dichiarazioni choc durante il G20: “Ho presentato esempi, relativi ai nostri dati, sul finanziamento da parte di persone fisiche a beneficio di Isis. Come da noi stabilito, i fondi provengono da 40 Paesi, in particolare da alcuni membri del G20” ha dichiarato il Presidente russo.
Putin è sempre più deciso a combattere i terroristi dell’Isis, a fomentare le intenzioni belliche di Mosca sono le ultime novità relative alle indagini sulla catastrofe aerea dell’Airbus A321. Il Presidente Putin è stato informato che l’aereo precipitato nel Sinai e che ha provocato la morte di oltre 200 persone è stato distrutto da una bomba esplosa durante il volo. L’ordigno pare sia opera di terroristi. In merito a questa tragedia Putin ha dichiarato: “I responsabili dell’attentato nel Sinai, in qualunque punto del mondo possano trovarsi, saranno trovati e puniti“.