Il fantasmino scavalca il titano di Zuckerberg per visualizzazione di video. Di cosa stiamo parliamo? Del nuovo leader tra i social network: Snapchat. L’applicazione, fondata nel 2011 da Bobby Murphy ed Evan Spiegel, fornisce un servizio di messaggistica istantanea per smartphone, ma c’è un’enorme differenza che l’ha resa preda di tutti i giovani. Snapchat dà infatti la possibilità di scambiare messaggi, foto e video in maniera immediata, ma con la caratteristica di sparire. Si, per coloro i quali non sono pratici, avete letto bene, qualsiasi sia la forma della vostra comunicazione, essa scomparirà dal vostro schermo nel giro di pochi secondi. L’app non solo è usata da moltissimi ragazzi, ma è anche oggetto di attenzione da parte di centinaia di Vip, italiani e stranieri.
A causa della funzione di scomparsa dei contenuti, l’applicazione è stata vittima di obiezioni in materia di privacy. La domanda che molti si sono posti era se effettivamente foto, video e messaggi scomparissero o se ci fosse la possibilità di recuperare in qualche modo i dati tramite il sistema dello smartphone o, ancora peggio, se ci fossero delle infiltrazioni all’interno della proprietà privata di ogni account. Nonostante le insinuazioni, più o meno lecite, Snapchat ha continuato a funzionare e ad aumentare i propri profitti, i propri utenti e, di conseguenza, il proprio valore. Nel 2013 Spiegel avrebbe rifiutato un’offerta da Zuckerberg che offriva la somma di circa 10 miliardi di dollari statunitensi. E come biasimarlo? Si dice che un’inserzione pubblicitaria sulla suddetta applicazione abbia un costo di circa 750 mila dollari. Snapchat ha infatti aperto le porte agli inserzionisti nel 2014 e dopo poco è stata lanciato Snapcash, sistema che arricchisce l’app della possibilità di effettuare pagamenti.
Torniamo alla notizia principale: pare, come già detto, che il fantasmino abbia superato il colosso dei social network, anche se è difficile parlare di dati aggiornati in tempo reale. In ogni caso, la notizia attirerà ancora più visitatori e soprattutto investitori. L’utenza di Snapchat è perlopiù giovanile, formata da coloro che forse vogliono scappare un po’ da Facebook sul quale hanno messo le mani molti adulti, perdendo la prerogativa dei ragazzi. Oltre il 70% degli utenti di Snapchat è sotto i 35 anni d’età e negli Stati Uniti il 60% degli studenti delle scuole superiori ha un suo profilo. E’ possibile, allora, che come ogni tendenza di massa, anche Facebook abbia fatto il suo corso e si stia facendo seppellire dalla novità?