Le mete turistiche da evitare – Il colosso editoriale statunitense Fodor’s, che si occupa di viaggi e turismo, ha pubblicato una lista che comprende i 10 posti da non visitare nel 2018 per ragioni geopolitiche, complessità burocratiche, sicurezza ma anche problemi ambientali. Nasce così la cosiddetta No list ci indica quindi dove NON andare in base alle varie problematiche che possono contraddistinguere un determinato luogo, o che possono presentarsi a causa della presenza del turismo di massa.
In testa a questa classifica ci sono le isole Galàpagos, in quanto l’isolamento ha reso molto delicate le sue specie faunistiche e floreali, sensibili a qualsiasi fattore esterno che potrebbe essere importato dai turisti.
Al secondo posto Fodor’s raggruppa quei luoghi che non vogliono essere visitati, cioè che hanno limitato o addirittura chiuso il flusso turistico al fine di salvaguardarne l’ambiente e l’ecosistema, come Venezia o Machu Picchu.
Terza piazza per il Taj Mahal, famoso mausoleo situato in India, che chiude per permettere il restauro di 4 minareti e della cupola, che per mezzo di un particolare trattamento dell’argilla, tornerà ad avere il colore originario.
Al quarto posto la baia di Ao Phang Nga Park, in Thailandia, danneggiata dal turismo di massa che si è protratto negli anni, e che necessita dunque di “riposarsi” dal turismo.
Quinto posto per la Birmania, prima meta a essere sconsigliata per ragioni politiche e non ambientali; infatti il pericolo è dato dalla pulizia etnica in atto nei confronti della minoranza musulmana Rohinghya.
La classifica prosegue con il monte Everest, sconsigliato per varie ragioni: in primis i pericoli a cui si va incontro nel corso della lunga scalata, che è costata la vita a tantissimi avventurieri molti dei quali mai ritrovati; l’immondizia che viene abbandonata dagli stessi e che per ovvie ragioni non verrà mai rimossa; gli altissimi costi che devono essere affrontati per questo genere di avventura.
La settima posizione è occupata dallo stato del Missouri, dove i politici hanno compiuto numerose scelte discriminatorie e razziste con conseguenti disordini.
Da evitare l’Honduras, teatro di frequenti omicidi per mano della polizia locale ai danni di omosessuali e transessuali.
La Grande Muraglia cinese è invece minacciata da cause di vario genere come l’erosione, i graffiti, l’edilizia e il turismo di massa che ne mettono a rischio la sopravvivenza; mentre la città di Pechino soffre la pessima qualità dell’aria mettendo a rischio la salute.
Chiude la classifica Cuba, meta sconsigliata per le complicate procedure di ingresso cui dovrebbero sottoporsi i viaggiatori statunitensi a causa dei delicati rapporti tra i due paesi; difficoltà a cui non vanno incontro gli europei.