Maurizio Quattrocchi si trovava in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie nell’ottobre del 2019. La vittima, Zinaida Solonari, aveva solamente 36 anni quando è stata brutalmente uccisa. Nei giorni scorsi l’uomo si è tolto la vita. Prima di suicidarsi ha scritto una lettera dove ha confessato l’omicidio e ha chiesto scusa ai suoi figli.
La lettera è stata letta dall’avvocato di Maurizio Quattrocchi nel corso dell’ultima udienza del processo in cui era imputato per omicidio. L’uomo ha scritto di essere in carcere per aver fatto la cosa più brutta che si possa fare, aver tolto la vita a sua moglie moglie, la madre dei suoi figli. Nella lettera ha fatto sapere di aver pensato ogni giorno a ciò che aveva fatto, a cosa lo avesse spinto a compiere quel brutale e terribile gesto. A detta sua era il padre più felice del mondo fino a poco tempo fa, dopo l’accaduto si è ritrovato invece a piangere ogni giorno perché si è reso conto di aver sbagliato.
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Maurizio Quattrocchi pentito per aver ucciso la moglie, in una lettera confessa l’omicidio e chiede scusa ai figli prima di suicidarsi
Maurizio Quattrocchi nella lettera scritta prima di togliersi la vita ha fatto anche sapere che pensava continuamente ai suoi figli. Pensava al fatto che per colpa sua si sono ritrovato senza una mamma e un papà. Prima dell’omicidio ringraziava ogni giorno Dio per ciò che aveva. Ha fatto sapere che era ormai un uomo distrutto e stare lontano dai suoi figli era la cosa più brutta. Dopo aver chiesto scusa ai suoi figli ha concluso la sua lettera di addio con queste parole: “Amavo tanto mia moglie. Ho fatto di tutto per lei ma per colpa della gelosia, la paura di perderla ho sbagliato. Non ero più io, non capivo più niente”.
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