Continua il tragico conflitto Orientale. Secondo le ultime notizie, il politico Hussam Abu Harbeed è morto dentro al palazzotto a sud di Gerusalemme. Aveva da poco preso dalla cittadina di Baha, il comando delle truppe della Jihad islamica che lavorano nel Nord della Striscia di Gaza. Anche via marittima, l’esercito ebraico dice di aver colpito un dispositivo che stavo trasportando materiali pericolosi da depositare volontariamente sulla costa nordica israeliana.
Abu Harbeed: il percorso politico e l’attuale situazione
La fazione palestinese, infatti, ricorda Abu Harbeed come “il nostro martire benedetto”. Quest’ultimo indossava da quasi un ventennio, la mimetica con i simboli dell’organizzazione, volti a proclamare il rifiuto di riconoscere ufficialmente lo Stato Israeliano ed il desiderio di combattere dal Giordano fino al vasto Mediterraneo.
A seguito di molteplici ricerche e intercettazioni, i servizi segreti interni israeliani (Shin Bet) hanno individuato l’uomo come il principale responsabile di uno dei tanti conflitti e attacchi di questa prima settimana di guerra. Coloro che hanno vendicato la morte del comandante (i miliziani), hanno lanciato sulla città oltre 200 razzi in poche ore. I capi di Hamas hanno a cuore una campagna militare, ormai definita da anni. Continua, purtroppo, una lunga battaglia che ha portato disagio a livello fisico e psicologico. Infatti, secondo gli ultimi dati, la totale distruzione delle infrastrutture e i continui bombardamenti hanno devastato la vita quotidiana dei palestinesi. Si contano 3.000 sfollati, privati di beni di prima necessità, compreso il sistema di depurazione. Le vittime (senza distinzione di genere) salgono a 200.