Ucraina: 3 morti, 13 feriti. Putin: “Spero non dover usare la forza”

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Kiev – La situazione in Ucraina è degenerata precipitosamente dopo la conquista, perché di questo si è trattato, della Crimea da parte della Russia. Putin continua a profilarsi liberatore di un Paese bisognoso, avendo dichiarato senza alcuna remora il proprio intento di non voler ricorrere alla violenza, nonostante gli scontri ai quali gli ucraini filorussi sono stati spinti proprio dal “liberatore”. Per quell’ideale si sono immolati 3 giovani, mentre ben 13 sono rimasti feriti nella serata di ieri a Mariupol, dove hanno incontrato la polizia Ucraina.

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E’ stato il Ministro degli Interni a comunicare la triste notizia direttamente da Kiev. La NATO si è già mobilitata per la risoluzione della tensione che attanaglia l’intera Nazione, ma per ora l’ente si attiene ai negoziati in via esclusivamente diplomatica. Proprio oggi, Putin ha incontrato i leader europei, ucraini ed Obama in un vertice tenutosi a Ginevra, rilasciando choccanti dichiarazioni sulla propria posizione nei confronti dell’Ucraina. Mostrandosi fiducioso verso la risoluzione pacifica del conflitto, il leader russo ha affermato: “Spero tanto di non dover usare il diritto, concessomi dal Parlamento, di impiegare la forza in Ucraina, e che la situazione possa essere risolta con mezzi politico-diplomatici.”

Eppure, proprio mentre Putin parlava di pace e prosperità, i suoi sostenitori più accaniti combattevano le autorità ucraine nei pressi della Capitale. Come accennato in un editoriale di recente pubblicazione, il leader russo continua a profilarsi liberatore dell’Ucraina e proprio oggi ha dichiarato il proprio anelito a “garantire i diritti della gente che vive nella parte Est del Paese”. Sul piatto, nel vertice di quest’oggi, anche la questione della fornitura energetica, che la Russia acquisirebbe dalla vicina Nazione conquistata e dalla quale l’intera UE potrebbe dipendere. Che il leader russo stia tentando di tenere sotto scacco le potenze europee?

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Proprio a questo proposito, Barroso, Presidente della Commissione Europea, ha inviato a Putin una lettera nella quale chiede una “soluzione negoziata” per il mantenimento dell’affidabilità della Russia in quanto fornitore. Questa precisazione è da riferire alle dichiarazioni di Putin dello scorso 10 aprile, quando egli minacciò l’intera UE d’interrompere le forniture di gas verso l’Ucraina. Il motivo di tale decisione era stato ricondotto dal leader russo ai mancati pagamenti di Kiev, che Putin aveva richiesto in anticipo. Tale possibilità terrorizza i leader europei perché l’interruzione del flusso di gas verso Kiev comporterebbe la perdita di tale risorsa per l’intera Unione, pericolo che Barroso esorta Putin a “trattenersi dall’adottare”.

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