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Guerra in Ucraina, previsti corridoi umanitari per i civili: i dettagli

Mentre in Ucraina continuano gli attacchi a Kiev e Kherson – ormai in pieno possesso dei russi -, si attende l’esito della seconda giornata di negoziati. Le parti si riuniranno nella regione di Brest, in Bielorussia. A tenere banco nelle ultime ore, sono state le parole del capo del centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, che ha annunciato la creazione di corridoi umanitari per far evacuare i civili dall’Ucraina.

Nel frattempo, sono tanti i centri sotto assedio, da Mariupol a Chermihiv e Irpin. In seguito agli attacchi, cresce anche il rischio di un’emergenza economica e sanitaria: scarseggia il cibo, i civili non riescono a fuggire. Una vera e propria trappola, l’unica via d’uscita è quella di combattere e resistere all’assalto russo, così come afferma anche il presidente ucraino Zelensky: “Non avrete pace, non avrete un attimo di calma – prosegue Zelensky – ci sarà solo una resistenza agguerrita. Non rinunceremo a quello che è nostro.”

Guerra in Ucraina, diffusi i dati su caduti e rifugiati

L’Ucraina è riuscita a difendersi ma i russi continuano a bombardare. Secondo il presidente, la Russia ha apportato un cambio di strategia, passando dall’attacco a obiettivi strategici, all’assalto delle aree civili. L’Onu intanto, ha diffuso i dati – riportati da Huffingtonpost.it – riguardanti i civili caduti: sono stati 227 i morti e 525 i feriti nei primi cinque giorni di conflitto, cresce così a dismisura il numero di ucraini uccisi dai bombardamenti e dai fucili. Le autorità interne, parlano addirittura di oltre duemila persone cadute. Dall’inizio del conflitto inoltre, un milione di cittadini ucraini ha lasciato il paese. Nella maggior parte dei casi, hanno cercato rifugio in Moldavia, Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia. Un flusso probabilmente destinato a crescere nelle prossime ore.

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