Prosegue con successo il progetto spaziale di Jeff Bezos, imprenditore e CEO di Amazon. All’età di 18 anni, dichiarò che avrebbe voluto costruire in orbita un’intera impresa turistica, trasformando il Pianeta Terra in una grande area naturalistica. A 57 anni è riuscito a raggiungere lo Spazio. Un lancio attesissimo, avvenuto in giornata dal Texas grazie alla compagnia Blue Origin.
Jeff Bezos e il progetto legato al turismo spaziale
Dopo 15 lanci di prova senza individui a bordo, Virgin Galactic ha effettuato il primo volo sperimentale con Richard Branson. Il multimilionario non ha preso bene la notizia e ha immediatamente richiesto di imbarcarsi sulla navetta. A bordo della capsula c’erano: I fratelli Bezos, Wally Funk e Oliver Daemen.
A seguito dell’ultimo volo inaugurale, Blue Origin (sfruttando una dettagliata strategia di marketing) ha preso la decisione di lavorare su sperimentali e ulteriori lanci. Il fondatore di Amazon è convinto che sia troppo presto per avviare un vero e proprio turismo spaziale. Ciò deriva dalle esperienze passate con cui erano state organizzate iniziative di singoli con sistemi di lancio già impiegati per gli astronauti.
Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, Bezos ha idee più imponenti rispetto a Branson. Ricordiamo l’intenzione di costruire un razzo maggiormente potente (denominato New Glenn) rispetto al New Shepard, al fine di portare i satelliti in orbita e sviluppare nuovi sistemi per collaborare con la Nasa, soprattutto nel settore delle missioni sulla Luna. Tra i concorrenti del 57enne multimilionario, citiamo Elon Musk. Quest’ultimo, collabora da tempo con la Nasa grazie alla sua azienda spaziale SpaceX. Sicuramente, una gara verso lo Spazio che ha attirato giudizi positivi e negativi. In conclusione i tre esperti investitori (Jeff Bezos, Elon Musk e Richard Branson) ritengono che la ricerca scientifica aerospaziale sia la chiave per dar vita a innovativi e moderni sistemi per le esplorazioni spaziali interplanetarie e per favorire l’ecosostenibilità.