Paola Caruso, ospite oggi a Domenica Live, è tornata a parlare della sua gravidanza e dell’ex fidanzato nonché padre del suo bambino. Sin da quando ha annunciato di essere in dolce attesa, l’ex Bonas di Avanti un altro ha sempre detto che l’ex compagno l’ha lasciata da sola e senza un […]
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Scoperto un vino di 6000 anni fa: la storia della Sicilia è riscritta
Monte San Calogero: il ritrovamento di un vino risalente a 6000 anni fa, lascia di stucco il team di archeologi che da anni scava all’interno delle cavità del Monte Kronio, in provincia di Agrigento. Qui, dove l’umidità arriva spesso al 100% e la temperatura fino a 37 gradi, sembra essersi […]
Leucemia, scoperta choc: “C’è una sequenza aliena nelle cellule tumorali”
Una scoperta rivoluzionaria è stata fatta dai ricercatori dell’Università di Milano e dagli ematologi dell’Ospedale di Niguarda. Sembra, che nelle cellule tumorali di alcuni pazienti affetti da leucemia mieloide acuta sia presente una sequenza genomica “aliena”, o comunque certamente non umana. “Non si tratta di una malattia trasmissibile da persona a persona – hanno dichiarato – non capiamo come una sequenza di DNA non umano possa essere entrata in una cellula umana”.
Il canto della mummia del Similaun: ricostruita la voce di Otzi (ASCOLTA)
BOLZANO. Si sapeva quasi tutto di Otzi, la mummia ritrovata 25 anni fa tra i ghiacci delle Alpi Venoste e ora custodita nel Museo Archeologico dell’Alto Adige. Otzi era di sesso maschile, visse tra il 5300 e il 5100 a.C., morì quando aveva circa 47 anni e soffriva di intolleranza al lattosio. Un solo elemento distintivo mancava all’appello degli studiosi: la sua voce. Ma proprio ieri, gli esperti di foniatria del San Maurizio di Bolzano e il CNR di Padova hanno trovato l’ultimo pezzo del puzzle, riuscendo a restituire la vita al “canto” dell’iceman del Similaun. l suoni, più che altro vagiti corrispondenti alle 5 vocali italiane, sono stati riprodotti attraverso la ricostruzione virtuale dell’apparato fono-articolatorio della mummia.
L’Inositolo è la nuova scoperta per l’infertilità femminile
L’infertilità delle donne esiste da sempre ed ha sempre comportato un grande disagio perché porta la donna a pensare di essere tale, non riuscendo nel proprio “compito”: riprodursi. La sindrome dell’ovaio policistico colpisce tra il 5 ed il 10% delle donne. Una soluzione vera e propria non è mai stata trovata, ma pare che gli studiosi abbiano riscontrato effetti benefici all’interno di una molecola: Inositolo.