La notizia è giovane
Donald Pugh, detto “Chip”, ha inviato un suo selfie alla polizia dell’Ohio con il seguente messaggio: “Questa foto è migliore, l’altra è tremenda”. L’uomo è ricercato dalle forze dell’ordine per diversi casi di incendio e atti di vandalismo e vedendo la sua foto segnaletica ha deciso di “rimediare”.
Çağlar Savaşçı, di 19 anni, e Muhammet Bozkurt, di 17, sono morti dopo essere stati investiti da un camion. I due, assieme ad altri 3 amici, stavano facendo un viaggio lungo la costa con una macchina che avevano affittato. I ragazzi avevano poi deciso di scattarsi un selfie vicino all’aeroporto di Antalya, in Turchia, perché volevano che nello sfondo si vedesse un aereo in fase di atterraggio.
Dal giornalista spagnolo a Balotelli: il popolo dei selfie si sente libero di apparire “sfruttando” la tragedia di Parigi. Ed il rispetto? Ed il buon gusto? Da Avetrana all’alluvione in Liguria, qualsiasi scena del crimine vale un selfie per i narcisi del web.
Si dice che ognuno di noi abbia almeno 7 sosia nel mondo. Trovare il proprio “gemello” sembra essere un’impresa difficile, ma per Neil Douglas e Robert è bastato prendere un aereo partito da Londra con destinazione Galway, in Irlanda. Per ironia della sorte i due uomini erano seduti uno accanto all’altro e, sorpresi e divertiti, hanno deciso subito di farsi un selfie. L’amica di uno dei due è stata la prima a condividere la foto su Twitter la quale è stata ripubblicata altre 1400 volte.
La strage di Ankara verrà ricordata negli anni a venire grazie anche al seflie scattato da una studentessa del Chp e postata su Twitter.
