Roma – Il lato oscuro della Capitale, ma non solo di quella, è dominato dai Rom: si parla di percosse, minacce gravi ed estorsione di denaro, tutti atti portati avanti in pubblico e senza alcun timore delle forze dell’ordine. Riportiamo a riguardo la segnalazione di un’utente, testimonianza che ha fatto il giro del web ed ha choccato il pubblico per la varietà di dettagli in merito a questi episodi e soprattutto per la verità che traspare da quello che è un problema ben conosciuto da chi vive in città che ospitano comunità Rom: “Tu chiami carabinieri? Io seguire ora te, io vedere dove stai! Io venire a casa tua! Io dare fuoco ala tua machina, io spaco facia ala tua dona e talio la tua gola!” sono solo alcune delle affermazioni che sono state rivolte a chi non ha voluto stare al gioco ed assecondare le minacce di quelli che, ammettiamolo, non sono cittadini regolamentati dallo Stato italiano. Tuttavia, sappiamo bene che le comunità Rom godono di molti privilegi a scapito del comune in cui si sono stanziati (utilizzo libero di acqua, abitazioni ed elettricità a danno dei contribuenti, ad esempio). Non è di molto tempo fa la notizia in cui, proprio a Roma, i Carabinieri rinvennero una vera e propria riserva aurea, ovvero il nascondiglio in cui i Rom della città avevano depositato gli averi preziosi ricavati da estorsioni, borseggi e furti, ma contro di loro non si possono prendere provvedimenti, perché tutelati dallo Stato. I cittadini sopraffatti, invece, da chi saranno tutelati?
Quelli che si susseguono nella Capitale, specialmente alla stazione Termini, sono veri e propri placcaggi atti all’estorsione di denaro, ma oltre al danno si presenta anche la beffa: “Tanto non mi potete fare niente”. Infatti, gli stessi agenti di polizia competenti in zona hanno confermato di non poter intervenire in nessun caso in favore di cittadini italiani, come hanno testimoniato gli utenti che hanno segnalato via web questa condizione: “Alla PolFer, raccontiamo tutto”, scrive Laura, “e si limitano a fare spallucce, dicendo che hanno le mani legate e non possono fare nulla. Ci dicono che ne hanno arrestati una decina quel pomeriggio e che più di un collega è stato denunciato perché li ha mandati via in malo modo. Dicono che molti poliziotti hanno richiesto il trasferimento perché a quanto pare, la tecnica della minaccia è diventata abbastanza comune, con risultati ottimi. Hanno perfino paura di andare lì e cacciarli fuori dalla stazione, perché dicono che vengono minacciati.” Negli ultimi mesi, a Roma i Carabinieri hanno cercato di smontare la protezione di cui godono i Rom, interrompendo loro la fornitura di acqua, ma il problema è che la soluzione deve venire anzitutto dal comune, che dovrà provvedere a tutelare prima i cittadini romani, in seguito anche alle molte segnalazioni da parte delle autorità stesse, e successivamente a provvedere ai Rom.