Muore e sui manifesti si vendica della famiglia (FOTO)

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Muore Mario Pisani e si vendica della famiglia sui manifesti – Si chiamava Mario Pisani e in vita non dev’essere stato molto felice. Ma in punto di morte ha voluto togliersi qualche soddisfazione: facendo affiggere un manifesto funebre che ha il tono di una schietta confessione a cuore aperto.

La locandina funebre.

Animato da un livore che non si è placato con la morte (secondo lui “più forte della vita”), Pisani – nativo di Amalfi ma da anni residente a Cava – dice chiaramente che non vuole ai funerali nè congiunti nè amici, i quali non potranno che essere contenti della sua dipartita.

Mario Pisani, si legge nel manifesto, “è venuto a mancare all’affetto di nessuno, per il gaudio di parenti e conoscenti. Coloro che in vita non mi hanno accolto nella più atroce sciagura della mia esistenza, non li voglio neppure da morto”. Nella cittadina c’è chi pensa a un macabro scherzo e chi invece giura dell’attendibilità del (poco) caro estinto. Intanto la notizia corre sui siti locali, da SalernoToday a Positanonews.

L’estremo sberleffo richiama alla memoria una delle più antiche canzoni di Fabrizio De André, “Il testamento”. Senza alcun timore dell’aldilà nè del giudizio dei posteri, il protagonista della canzone muore senza lasciare beni materiali a nessuno, ma solo qualche pensiero a personaggi poco raccomandibili che vivono ai margini della società. E inveisce: “Non maleditemi, non serve a niente, tanto all’inferno ci sarò già”.

 

Repubblica.it