X Factor, Michele Bravi: “Morgan è stato fondamentale per vincere”

 

Michele BraviMichele Bravi è il giovane ragazzo di Città di Castello che è riuscito a portarsi a casa la vittoria di “X Factor” 2013, facendo le scarpe (e le ciabatte) agli altri finalisti rimasti in gara, ovvero gli Ape Escape, Violetta e Aba. Ha vinto questa edizione con il 57% dei voti e la sua ascesa è iniziata fin dalla terza puntata: “Me ne sono accorto che lì stava iniziando a cambiare qualcosa, è stato quando Morgan mi ha dato da cantare il suo pezzo, ‘Cieli neri‘: ho pensato ma come faccio a farlo davanti all’autore del brano? È stata una sfida importante ma penso di averlo cantato con tutta l’attenzione che meritava

Quanto è stato importante Morgan? Fondamentale, se non ci fosse stato lui non sarei mai arrivato dove sono. È riuscito a scegliere sempre dei brani che mettevano in luce mie capacità che neanche sapevo di avere.”

Giravano voci che ci fosse un po’ di freddezza tra voi nelle ultime puntate. “Perché ci sono state delle incomprensioni, abbiamo preso delle “capocciate”, è stato quando Morgan mi ha chiesto di cantare il pezzo di Jimi Hendrix proprio nella sera degli inediti. Lì avrei voluto dedicare tutta la mia attenzione sull’inedito appunto e non capivo perché dovessi lanciarmi in un’impresa così difficile. Invece il risultato non è stato poi così malaccio…”

Credi che “La vita e la felicità”, l’inedito scritto per te da Tiziano Ferro abbia tirato la volata verso la tua vittoria? “È stato sicuramente una spinta importante. Ho avuto un sacco di dubbi prima di inciderlo perché ha uno stile molto definito ma un regalo così, scritto apposta per me, meritava di essere fatto. Dopo le perplessità ho detto “masticazzi, facciamolo!”. Ieri all’after party Tiziano è venuto a salutarmi ed era molto molto contento di com’è andata

All’orizzonte si staglia il tuo primo album. Come te lo immagini? “Con un suono mio. Quando pensi a Janis Joplin o alla Winehouse, pensi a un suono: io ancora non so se mi considero pop o altro, ma vorrei che il mio disco avesse una riconoscibilità. Quanto ai testi, ne ho scritti di miei ma mi manca un po’ di equilibrio: sto muovendo i primi passi e ho bisogno di un aiuto per camminare dritto. Per questo spero in una collaborazione.”

Se ti chiamassero a Sanremo? “Non ci sputerei certo sopra come fanno in molti! Anzi! Penso sempre che sia il palco più importante d’Italia però bisogna andarci con un progetto importante e non tanto per presentare qualcosa.

Cosa farai adesso ti dedicherai all’università o alla musica? Non posso fare tutte e due? Sicuramente, dopo aver preso 100 alla maturità classica, mi iscriverò a Filosofia però non abbandonerò la musica e trovo che per dedicarvisi bisogna anche avere una cultura.”

Quindi qual è l’X Factor di Michele Bravi? “Non lo so, boh! Non me l’aspettavo proprio, quindi non so rispondere: la voce forse?

Fonti: max.gazzetta – società.panorama