Londra – Tanti scricchiolii e poi il crollo improvviso. La balconata del Teatro Apollo del quartiere Soho di Londra è crollata improvvisamente sugli spettatori seduti in sala. Il dramma è avvenuto ieri sera (19 dicembre) durante una rappresentazione a cui assistevano 720 persone su una capienza massima di 796.
Dopo lo schianto della balconata, diverse persone sono rimaste intrappolate a lungo sotto le macerie. La polizia prima e i vigili del fuoco poi riferiscono che nel teatro una parte del soffitto avrebbe ceduto provocando a sua volta il crollo della balconata sottostante. Secondo il servizio ambulanze della capitale si conterebbero 88 feriti di cui 7 gravi.
Ecco alcune testimonianze. «L’intera cupola del tetto è venuta giù sul pubblico proprio davanti a noi – ha raccontato alla Bbc una spettatrice, Amy Lecoz -. Noi eravamo protetti dalla galleria sopra di noi e siamo corsi via. La gente ha cominciato a urlare. Pensavamo che fosse acqua… Pensavamo che fosse una parte dello spettacolo. Ho afferrato i miei bambini e siamo corsi via». «La gente all’esterno (del teatro) era coperta di polvere e alcuni di sangue. terrificante». Così una spettatrice, Jess Bowie, che si trovava ieri sera all’interno del teatro Apollo di Londra, il cui tetto è crollato sul pubblico, ha raccontato su Twitter la scena subito dopo l’incidente. «Pensavamo che fosse una parte della rappresentazione, c’era una scena di mare, ma poi c’è stato un sacco di rumore di rottura e parte del tetto è venuto giù – ha raccontato alla Bbc un altro spettatore -. C’era polvere dappertutto, tutti erano coperti di polvere».
L’Apollo Theatre è al 31 di Shaftesbury Avenue, a poche centinaia di metri da Piccadilly Circus, il cuore di Londra. Inaugurato nel 1901 in periodo edoardiano venne completamente rinnovato nel 1932. Può accogliere fino a 796 spettatori su 4 livelli. Sul terzo livello si trova la balconata, considerata la più ripida di tutta Londra. Poco prima del crollo Londra era stata colpita da un forte temporale caratterizzato da pioggia intensa, ma non è chiaro se le cattive condizioni metereologiche possano essere collegate in qualche modo al crollo.
Fonti: leggo, corriere della sera