Chirurgo abbandona paziente durante l’operazione per protesta

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Zagabria – “L’operazione non era finita, ma il mio turno sì“: così un chirurgo ha giustificato l’abbandono di un paziente in piena operazione chirurgica all’addome. “Alle tre del pomeriggio ho iniziato un difficile intervento all’addome. Ho operato fino alle otto”, ha affermato l’uomo, “Dato che non mi pagano più straordinari sono uscito dalla sala operatoria e ho consegnato il paziente a un collega, appena arrivato al lavoro, che ha finito l’intervento dopo altre tre ore.” Il nuovo contratto di lavoro stipulato con il  personale sanitario consente un massimo di 180 ore di straordinario retribuite, ma in questo modo molti medici si sono visti drasticamente diminuire i salari, motivo per cui molti di loro si sono dati alle proteste ed agli scioperi, a qualsiasi costo. Di fatto, anche se il paziente è stato lasciato ad un altro collega chirurgo, questi non poteva essere così informato sull’accaduto, da poter operare in tutta sicurezza, anche perché non si è capito bene a che punto fosse la procedura e questo rappresenta solo uno dei casi in cui la protesta dei medici ha suscitato numerose critiche per il suo aspetto poco etico. E voi: credete che sia giusto mettere sopra ogni cosa il proprio stipendio, anche sopra l’incolumità delle persone che vi vengono affidate durante l’orario lavorativo?