Rimini, donna si dà fuoco

Rimini, donna si dà fuoco per protesta: salvata da un avvocato

La vicenda si è svolta oggi 2 aprile intorno alle 10 a Rimini, una donna di origine albanese ha tentato di uccidersi dandosi fuoco. La donna è salita sulla balconata del primo piano del Tribunale, ha iniziato ad urlare di non poter andare più avanti poiché in Italia la legge non funziona. Subito dopo ha preso un accendino e ha provato a dare fuoco alla giacca che indossava.

Dopo aver sentito le urla piene di disperazione della donna, un avvocato che si trovava in un’aula vicina si è recato da lei per cercare di capire cosa stesse accadendo. L’uomo ha raccontato che la donna tra le fiamme gridava che solo la morte poteva darle giustizia. In preda alla paura l’avvocato ha iniziato a spegnere il fuoco sulla giacca della donna con le mani, procurandosi delle ferite non gravi. La donna di origine albanese subito dopo ha fatto sapere che tutte le denunce che aveva presentato erano state archiviate. A causa di ciò la figlia continuava ad essere costretta a prostituirsi.

La rabbia e la disperazione della signora l’hanno spinta a compiere un gesto estremo, se l’avvocato non fosse arrivato in tempo sarebbe potuta morire. Sul luogo della vicenda avvenuta a Rimini sono intervenuti i vigili del fuoco, l’ambulanza e la polizia. I sanitari del 118, dopo aver prestato i primi soccorsi alla donna l’hanno portata al pronto soccorso. A causa delle fiamme ha riportato ustioni di primo grado.