Giappone choc: danneggiate copie del Diario di Anne Frank

Le copie danneggiate del Diario di Anne Frank
Le copie danneggiate del Diario di Anne Frank

 

Diario – Vandalismo diffuso o crimine dell’ odio, seppure anticonvenzionale? E’ questa la domanda che tormenta, in queste ore, le autorità giapponesi a seguito di uno sconcertante episodio avvenuto in numerose biblioteche pubbliche di Tokyo.

Nella capitale nipponica sono state prese di mira almeno 250 copie del Diario di Anne Frank, assieme a numerosi scritti biografici sulla quindicenne ed a testi trattanti una delle pagine più sporche e vergognose della Storia mondiale: l’ Olocausto. Anne Frank, quindicenne dai grandi occhi scuri e dalla immensa voglia di vivere, scrisse il Diario durante i due anni vissuti da “latitante” ad Amsterdam, nel vano tentativo di sfuggire alla persecuzione nazista. Il testo è la testimonianza più eclatante lasciata ai giovani contemporanei, un’ eredità ritenuta da qualcuno ancora scomoda. Quanto scomoda?

La risposta potrebbe risiedere nel vile atto di distruzione delle copie del manoscritto della Frank. Ogni volume coinvolto sarebbe stato privato di almeno dieci-venti pagine, tutte strappate in maniera approssimativa. “Non abbiamo mai visto una cosa simile”, racconta il direttore di una delle numerose biblioteche coinvolte nella metropoli giapponese. Un fenomeno diffusosi a macchia d’ olio, che ha reso inutilizzabili almeno dieci stampe del Diario e che ha allarmato il Centro Simon Wiesenthal, organizzazione internazionale ebraica che si occupa di diritti umani. Attraverso il proprio sito ufficiale, il Centro ha lanciato l’ allarme razzismo, dichiarandosi choccato dall’ accaduto: “Chiediamo alle autorità giapponesi di identificare gli autori di questa campagna d’odio”, questa la dichiarazione ufficiale di Abraham Cooper, uno dei responsabili dell’ organizzazione.

Questo atto di inciviltà, irrispettoso del dolore provato dai sei milioni di Ebrei vittime dei Lager nazisti, potrebbe rendere ancora più tesi i rapporti tra Giappone e potenze occidentali. La polemica sul ruolo giocato dall’ isola orientale al fianco delle Nazioni antisemite, nel corso del Secondo Conflitto Mondiale, è ancora viva ed è stata acuita maggiormente nel 2012. A dicembre di quell’ anno, infatti, Shinzo Abe, leader della corrente più conservatrice del Partito liberal-democratico giapponese, è risalito al potere come Primo Ministro. Mentre il dibattito cresce, la ferita degli innocenti, “puniti” perchè diversamente credenti, sanguina ancora.