Roma, professori leggono libro sull’amore gay. Denunce e proteste

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Gay – Insegnare, tra le difficili mura scolastiche, la tolleranza nei confronti del “diverso” è costata una denuncia a due professori del noto liceo “Giulio Cesare”, a Roma. La colpa dei docenti? Quella di aver scelto di far leggere ed analizzare ai propri studenti alcuni passi del bestseller di Melania G. Mazzucco “Sei come sei”, incentrato sulla storia di Eva, undicenne senza famiglia che alla morte del padre cerca il suo “altro” genitore: l’ uomo amato dal suo papà biologico. “Sei come sei” racconta al lettore, con toni delicati ma realistici, l’ amore gay ai tempi di oggi, con tutte le difficoltà burocratiche, sociali ed emotive che una famiglia omosessuale si ritrova ad affrontare.

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TESTO “PORNOGRAFICO”. La scelta di introdurre, tra i testi scolastici, il discusso libro della Mazzucco, era stata presa dai due “prof.” con il nobile intento di avvicinare i giovani al complesso tema dell’ omosessualità. Gli insegnanti, cercando di mantenere fede al documento rilasciato dall’ Ufficio Nazionale anti-discriminazione razziale, avevano proprio scelto di analizzare alcuni passi di “Sei come sei” al fine di educare i propri studenti al rispetto e alla tolleranza delle famiglie ritenute “non convenzionali”. Le proteste, tuttavia, non erano tardate ad arrivare.

I primi a mettersi sul piede di guerra contro la coraggiosa scelta dei due professori erano state le associazioni Giuristi per la Vita e, soprattutto la Pro Vita Onlus, che aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica, che ha fatto conseguentemente scattare la denuncia contro gli insegnanti. I membri della Pro Vita hanno rimarcato, in particolare, il chiaro “Contenuto osceno e pornografico” riportato tra le righe del testo. Altro che amore gay, per le associazioni “Sei come sei” presenterebbe dei passi talmente “spinti” da urtare la sensibilità degli studenti, adolescenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni. A nulla sono valsi i tentativi dei due accusati di spiegare la propria posizione: i docenti sono stati segnalati alle autorità per aver pubblicato spettacoli osceni e per aver corrotto dei minorenni.

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SLOGAN OMOFOBO. La spinosa vicenda ha assunto dei contorni alquanto inquietanti nella mattinata di oggi, quando un gruppo di estremisti di estrema destra, identificatisi come appartenenti al gruppo di Lotta Studentesca (la formazione giovanile di Forza Nuova), ha manifestato davanti ai cancelli del “Giulio Cesare”, tenendo in mano uno striscione dai chiari contenuti omofobi. “Maschi selvatici, non checche isteriche”, era questo lo slogan riportato sullo striscione mostrato con immotivato orgoglio dai militanti di Lotta Studentesca, ai quali si è unito un corteo di studenti minorenni.

Forza Nuova ha rivendicato l’ azione di protesta contro la diffusione della “cultura gay” nelle scuole con un comunicato. “E’ inaccettabile che al giorno d’ oggi, con la crisi che impera, vengano presentati ai giovani modelli di vita deviati e perversi come se fossero la normalità o rappresentassero una priorità”, recita la nota, che conclude inneggiando al modello di famiglia tradizionale e con un monito che suona come una velata minaccia. “Spetterà a noi ragazzi rialzare le sorti del nostro Paese e non sarà certo attraverso la propaganda gay che ciò sarà possibile”.

SCUOLA E LIBERTA’ D’ ESPRESSIONE. Ai militanti neofascisti che guardano all’ omosessualità come ad un male da estirpare si rivolge il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, che invita ad abbassare i toni. “Ciascuno ha il diritto di dire quello che pensa, ma questo diritto ha un limite: non può negare la libertà altrui o annullare la vita degli altri”, replica Marrazzo alle parole al “vetriolo” di Forza Nuova. “Il ruolo della scuola – aggiunge il leader del Gay Center – è di insegnare, più di ogni altra cosa, la libertà di opinione e di espressione delle proprie idee”. La strada verso il rispetto, la tolleranza e l’ uguaglianza sembra essere più intricata del previsto.