Il “4th Trimester Bodies Project” nasce da un’idea di una fotografa neomamma che ha deciso di valorizzare la genuinità del corpo femminile dopo il parto. Letteralmente, questa dicitura sta per: “Progetto dedicato ai corpi durante il quarto trimestre“, porta con sé l’intento di contrastare nettamente le pretese dei canoni estetici odierni. Fondatrice di questo movimento è proprio la donna nella foto, Ashlee Wells Jackson, una donna di Chicago. Tramite i social networks, lei ha deciso di spingere le altre madri a vivere il periodo dopo il parto senza la smania di perdere i chili in eccesso, dovuti proprio alla gravidanza.
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Invece, l’obiettivo di questa campagna è vivere i “segni” lasciati dalla nascita di un figlio come doni della vita che si riproduce. “Le cicatrici, le smagliature, tutto ciò che rimane a posteriori non sempre viene tenuto a mente. Viviamo in una società ossessionata dalla perfezione“, dichiara Ashlee. Chiarendo lo scopo del progetto, la fondatrice di 4th Trimester Bodies Project parla di una bellezza “reale“, vissuta a pieno e che, invece di creare inestetismi difficili da mandar via, porta “perfetti difetti”. Del resto, è proprio questa la visione che contrasta la tendenza, ormai diffusa, a considerare i postumi della gravidanza come debolezze.
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Per supportare quanto dichiarato da Ashlee, un’altra donna che ha partecipato al progetto si fa avanti e parla del suo personale modo di vivere i primi mesi dopo il parto: “Dobbiamo imparare ad amare i nostri corpi, sono quelli che abbiamo e guardate che fanno, cosa sono in grado di creare”, commenta l’anonima donna, “È fondamentale imparare ad amare noi stesse, perché solo così possiamo amare il prossimo.” In una società che permette a star adolescenti di mostrare il proprio corpo senza alcun ritegno, guardare le donne che si sono lasciate fotografare per il 4th Trimester Bodies Project sembra riportarci ad epoche passate. Epoche in cui il rapporto con il nudo rappresentava una dimensione intima con quanto risiede nel profondo dell’anima umana.