L’unione Europea ha differenti sedi: la Commissione e il Consiglio a Bruxelles, il Parlamento Europeo a Strasburgo e gli uffici amministrativi in Lussemburgo. Questa soluzione fu causata dal fatto che gli stati membri non riuscivano a mettersi d’accordo. L’unico modo per accontentare tutti era scegliere città vicine tra loro e così vennero selezionate Strasburgo (simbolo della pace tra Francia e Germania), Bruxelles e il Lussemburgo
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Focalizzando il discorso sul Parlamento Europeo c’è da dire che la sede delle sue riunioni è Strasburgo, ma spesso le sessioni plenarie si tengono a Bruxelles, dove si tengono anche le riunioni delle commissioni. Inoltre, il segretariato generale del Parlamento Europeo si trova in Lussemburgo. Recentemente si è votato per trasferire tutto a Bruxelles, ma la Francia (che ospita la sede di Strasburgo) sta facendo ostracismo.
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Questa articolazione delle istituzioni europee su più sedi crea parecchi sprechi a livello economico: i costi annuali della dispersione geografica dell’europarlamento sono compresi fra i 156 e i 204 milioni di euro, circa il 10% del bilancio annuale del parlamento. Si spostano in continuazione 5mila persone tra deputati, assistenti e personale e tutti loro hanno anche un doppio ufficio.E meno male che si raccomanda di risparmiare sugli sprechi ai singoli Stati Membri. Il budget stanziato nel 2012, per il solo Parlamento Europeo era di 1,7 miliardi di euro. Un quarto dei quali se ne va in viaggi, cibo, alloggi. E ovviamente per gli stipendi dei tanti parlamentari europei
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I parlamentari europei sono 751 per 28 nazioni (ripartite secondo la popolazione). I loro continui spostamenti tra una sede e l’altra (per non parlare dei rientri in patria) percorrendo i 450 chilometri che le distanziano comportano un’emissione annuale di CO2 che supera le 19.000 tonnellate. Il loro stipendio è stato adesso equiparato per tutte le nazioni aderenti: unendo stipendio base (che è di 7mila euro), diarie, bonus e indennità di trasferta può arrivare a percepire fino a 17mila euro al mese.