Usa nel panico: Obama offeso, nascono gadget di difesa a scuola

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Cari sconvolti per la morte del giovane coinvolto

Washington – Sulla violenta sparatoria accaduta nella cittadina di Troutdale si è espresso il Presidente degli Stati Uniti, con amarezza e rimprovero per una popolazione sempre più insofferente. Infatti, Obama si è detto “frustrato” per l’accaduto ed ai media americani ha regalato un vero e proprio sfogo sul caso: “Siamo l’unico Paese sviluppato nel mondo dove accadono queste cose”, ha dichiarato senza peli sulla lingua. Infatti, gli Stati Uniti stanno manifestando più di tutti gli altri Paesi maggiormente sviluppati una tendenza all’autodistruzione, la stessa di cui si fa portatore in primis il popolo americano.

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Cosciente di ciò, Obama ha lanciato alla cittadinanza un appello che contiene un rimprovero ed un’esortazione insieme: il Presidente ha chiesto al suo popolo “un profondo esame di coscienza” sulla facilità con cui le armi concesse dal governo vengono utilizzate per compiere efferati crimini. E’ proprio quest’eccessiva libertà nel disporre a proprio piacimento delle armi che Obama ha individuato come principale causa delle recenti tragedie scolastiche. Del resto, a provocare maggiore choc è proprio il fatto che l’obiettivo di queste sparatorie siano proprio licei e raduni giovanili: fenomeno apparentemente inspiegabile, ma che deve avere radici in un significativo cambiamento della società odierna.

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AGGIORNAMENTI – Le recenti informazioni diffuse dalla polizia riportano una dinamica più chiara e coerente: l’aggressore è stato circondato dalla polizia, così ha deciso di rifugiarsi nell’istituto, ma gli agenti lo hanno costretto a chiudersi in un bagno. E’ lì che la follia ha avuto fine, quello che sembrava essere un uomo esperto (abbigliamento con giubbotto antiproiettile ed arma alla mano) potrebbe avere soltanto 15 anni. Infatti, l’età stimata dell’aggressore è tra i 15 ed i 20 anni. L’allarme per questa catena di assalti non accenna a cessare (ed a buon diritto).

L’ultima aggressione è accaduta solo 4 giorni fa nella Seattle Pacific University, dove uno studente 19enne è stato ucciso e 7 suoi compagni sono stati feriti gravemente. Il panico è dilagato così in fretta che anche i commercianti hanno trovato il loro modo di cavalcare l’onda: sono in vendita zainetti blindati ed altri dispositivi di “difesa passiva”. Le più costose sono le coperte “bodyguard“, fatte dello stesso materiale dei giubbotti antiproiettile e del valore di mercato di circa un migliaio di dollari. Addirittura, una delle ditte di produzione pubblicizza la propria come capace di proteggere i giovani dal “90% delle tipologie di armi utilizzate nelle sparatorie nelle scuole statunitensi”. Cinismo allo stato puro, seppure una grande verità.