Caccia, scelta choc del Governo: si all’uso di richiami vivi

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Ha destato scalpore, sdegno ed imbarazzo la scelta, intrapresa dal nostro Governo, di bocciare un emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, che invitava all’ abolizione dell’ utilizzo di volatili selvatici come richiami vivi per la caccia. Nella mattinata di ieri, infatti, si è tenuta presso la Camera dei Deputati una votazione in tal senso. In favore dell’ emendamento targato 5 Stelle si erano schierati i Deputati di Sel, Scelta Civica, molti politici appartenenti a Forza Italia e gran parte del Gruppo Misto; i contrari appartenevano alle fazioni politiche di Fratelli d’ Italia, del PD e, soprattutto della Lega Nord, con in testa il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria (nonchè cacciatore provetto), Francesco Bruzzone.

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VITTORIA LEGHISTA. Bruzzone, nei giorni scorsi, aveva commentato la proposta del M5S contro l’ utilizzo dei richiami vivi nella caccia con aspre parole. “Questo emendamento promosso dal M5S è un affronto, per questo ho scritto ai Parlamentari di riferimento della Lega Nord e al capogruppo Giorgetti, perché si oppongano con forza. È ora di dire basta alle ingerenze di questa Europa che fa solo danni nella sovranità nazionale – aveva sentenziato il capogruppo Bruzzone – al servilismo della nostra politica nei confronti dell’ Unione Europea e a questi attacchi strumentali alla caccia, frutto di fanatismo animalista”.

Le velenose asserzioni di Francesco Bruzzone pare abbiano fatto breccia nel Governo, che ha deciso di sostenere gli schieramenti politici che hanno deciso di rigettare l’ emendamento riguardante l’ uso degli uccelli selvatici come richiami vivi. Bruzzone, al termine della votazione, non ha mancato di esprimere il suo plauso alla Camera dei Deputati. “I rappresentanti del Movimento 5 Stelle farebbero meglio a impegnare il loro tempo e i loro sforzi su altri problemi, occuparsi di cose più urgenti, anziché intraprendere azioni di questo tipo, che hanno solo l’ obiettivo di cancellare aspetti della cultura rurale che risalgono alla notte dei tempi – sentenzia il “cacciatore” della Lega Nord, che aggiunge: ” La loro superficialità ha trovato uno stop in Parlamento: spero che questo gli sia da insegnamento, per iniziare a farli tornare con i piedi per terre, facendoli ragionare su proposte più concrete e più utili per i cittadini”.

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GLI ANIMALISTI: “SCELTA IMBARAZZANTE”. Di tutt’altro altro avviso sono, invece, le principali Associazioni animaliste italiane. Sulla decisione, presa dal Governo di rigettare la proposta di abolizione di richiami vivi avanzata dal M5S, Animalisti italiani, Enpa, Cabs, Lac, Lav, Leida, Lipu-BirdLife Italia, Vas, Wwf Italia hanno espresso il loro disappunto per quella che ritengono una “Scelta gravissima ed imbarazzante, che fa male all’ Europa e fa male alla natura e che vale come anticamera per la condanna comunitaria”. Gli animalisti, in particolare, sottolineano come tale presa di posizione mantenga vive “Le sofferenze e i maltrattamenti di centinaia di migliaia di uccelli migratori”.

“L’ articolo proposto dal Governo non solo non risolverà la procedura, ma aggraverà la gestione della materia, aumentando il peso delle deroghe, da cui l’ Italia è sommerso”. Animalisti italiani, al fianco dei grandi Enti per la difesa dei diritti degli animali, però, non si arrendono e promettono battaglia in Senato, affinchè ” Finalmente, contro la violenza di tradizioni futili e illegittime come quella dei richiami vivi, prevalgano il diritto, il buon senso, la civiltà“. Gli animalisti, infine, esprimono plauso per i gruppi politici che “Raccogliendo la richiesta e la sensibilità italiana e del mondo ambientalista ed animalista, hanno preso le parti della natura e delle regole da rispettare, e che con i loro interventi hanno nobilitato il Parlamento”. La guerra per salvare i richiami vivi dalla crudeltà dei cacciatori è appena iniziata.

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