Dal Condiglio dei Ministri il “via libera” per lo smantellamento della Costa Concordia, che avverrà in Italia nel porto ligure di Genova. Lo stesso Renzi ha appoggiato la scelta dei Consiglio, dichiarando: “La soluzione sulla quale i privati hanno convenuto e che noi come governo abbiamo semplicemente autorizzato è il porto di Genova.” Dunque, c’è solo da attendere che il relitto venga rimesso in condizioni di galleggiare e sia portato al luogo di demolizione. Il trasporto dovrebbe avvenire intorno al 20 luglio, La tempistica è stata fornita dal commissario per l’emergenza Concordia, Franco Gabrielli.
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Questa prima fase sarà seguita da alcuni rimorchiatori, che traineranno la nave fino al porto di Voltri, dopo di che avverrà il vero e proprio processo di demolizione della Concordia, attraverso diverse fasi. Anzitutto saranno rimosse dal relitto tutte le componenti non ferrose: è la fase di “stripping” e riguarderà la separazione dalla nave di arredi vari. Il tempo stimato per il completamento di questo step è di all’incirca un paio di mesi, dopo di che il relitto sarà spostato nell’area delle riparazioni navali del porto di Sampierdarena per il completamento della demolizione.
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Nel complesso l’operazione di smantellamento della Costa Concordia prevede un costo di quasi 100.000 euro, ma in cambio fornirà lavoro per un anno e mezzo ai manovali delle aziende di competenza. Si tratta della San Giorgio-Mariotti-Saipem, delle ditte dell’indotto portuale e dei camalli della Compagnia Unica. Continuate a seguire gli aggiornamenti su questo e molti altri casi simili con le notizie di VNews24.