Calabria, giunti oltre 800 immigrati tratti in salvo dalla Marina

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Reggio Calabria – Non accenna a diminuire il fenomeno dello sbarco di immigrati sulle coste italiane, anche a costo della propria vita. Profughi provenienti da ogni parte del cosiddetto Terzo Mondo giungono numerosi sul nostro Bel Paese, spesso stremati da un viaggio lungo ed estenuante, effettuato su barconi le cui norme igienico-sanitarie e la cui stabilità sono, purtroppo, ai limiti del consentito. Queste povere persone – donne, uomini, anziani, persino bambini – vengono plagiate da persone senza scrupoli, che mirano solamente al profitto promettendo loro un futuro roseo ben al di sopra delle aspettative. Gli immigrati, una volta giunti in Italia si trovano, invece, di fronte alla meno consolante scelta di godere dell’ ospitalità delle numerose strutture d’ accoglienza fortunatamente presenti su suolo italiano prima di essere, talvolta, rimandati nella propria terra d’ origine.

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LO SBARCO DI REGGIO. L’ ultimo, significativo sbarco di immigrati clandestini su suolo italiano si è registrato nella mattinata di oggi quando, presso il porto di Reggio Calabria, i militari della Marina a bordo della “San Giorgio” hanno tratto in salvo ben 834 persone al largo dell’ isola di Malta. Tra loro, anche due neonati. Gli immigrati, di nazionalità eritrea, sudanese e siriana, sono stati accolti dalle forze di Polizia, da ambulanze del 118 e dalle numerose associazioni di volontariato attive sul territorio reggino. I clandestini verranno, poi, suddivisi nei vari centri di accoglienza calabresi. Tra i più di 800 immigrati scesi dalla “San Giorgio”, circa 240 verranno trasferiti in strutture site a Catanzaro e Cosenza; gli altri troveranno alloggio nella provincia reggina presso le palestre del Boccioni e allo Scatolone, vicino allo stadio.

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KARIM: “GLI SCAFISTI SONO PECCATORI”. Dura condanna agli scafisti arriva dal mondo islamico. Uno dei principali esponenti della “fatwa” di al-Azhar, Ahmad Mobid Abdel Karim, ha espresso tutto il suo sdegno di fronte alle tragedie compiute in mare da questi commercianti di illusioni. Coloro che mediano nel traffico di immigrati clandestini, a detta di Karim, non solo commettono reato ma ingannano le persone, dunque commettono peccato. Essi, afferma l’ esponente di al-Azhar, verranno di certo puniti. La pena che li attende “Sarà commisurata alle conseguenze che hanno provocato”, tuona Karim, che aggiunge: “Emigrare per le vie clandestine è punito, tanto in Egitto quanto all’estero, e chi lo fa sbaglia, anche se muore in mare. Gli immigrati, però, lo fanno poiché ingannati dai mediatori, che promettono loro lavoro e soldi”.