Abruzzo, la confessione dell’assassino dell’orso: “E’ stato un colpo accidentale”

forestale

 

L’operaio di Pettorano sul Gizio ha confessato di aver sparato con un fucile all’orso marsicano trovato morto venerdì scorso. La svolta è avvenuta questo pomeriggio quando l’uomo di 61 anni “messo davanti a chiari, precisi e concordanti indizi” raccolti dal Nucleo Investigativo e Forestale (Nipaf) dell’Aquila ha ammesso la propria responsabilità.

LEGGI ANCHE: Daniza ed Oscar: quando si ribalta il concetto di “colpevole”

Il 61enne ora rischia una condanna da 4 mesi a 2 anni. Questo il suo racconto: “Sono uscito con il fucile per difendere la mia famiglia poi quando mi sono trovato davanti l’orso ho avuto paura e indietreggiando mi è partito un colpo. Non pensavo di averlo colpito poi quando l’hanno ritrovato ho capito che il colpevole ero io”. Il fatto che il colpo possa essere stato accidentale o meno, secondo il Corpo Forestale, dovrà “essere confrontato con il quadro probatorio ricostruito dalla polizia giudiziaria”.

L’uccisione dell’orso, secondo la ricostruzione della Forestale, è avvenuta nella notte dell’11 settembre. Intorno alle 2.30, visto quanto ha raccontato l’uomo alla stampa la mattina successiva, allertato dai rumori provenienti dal pollario, è uscito di casa e si è ritrovato faccia a faccia con l’orso. In seguito aveva dichiarato di essersi ferito cadendo all’indietro, ha perso i sensi e si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona per farsi medicare.

LEGGI ANCHE: Abruzzo, rinvenuto orso morto. Incidente o violenza gratuita?