Asti – Avevamo sperato tutti, fino alla fine, che quel cadavere non fosse il suo. Le analisi effettuate sul DNA di quei resti, straziati dal tempo e dalle condizioni atmosferiche, purtroppo ci danno torto. Ebbene si, il cadavere ritrovato lo scorso 18 ottobre in un canale sito nelle campagne dell’ astigiano, è proprio quello di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d’ Asti scomparsa dalla propria abitazione lo scorso 24 gennaio. Nelle ore precedenti la conferma si erano rincorse numerose voci circa il sesso del corpo ritrovato quasi per caso in un possedimento poco lontano dalla casa dove Elena Ceste viveva, in apparente serenità, con il marito Michele ed i suoi quattro bambini; a tali indiscrezioni, si era aggiunto un “rumor” inquietante, secondo il quale, al momento del ritrovamento, il corpo fosse privo di vestiti. Se questa voce fosse confermata, l’ assurda storia raccontata dal marito di Elena potrebbe stare in piedi?
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INDAGINI RISERVATE. Il caso della sparizione di Elena Ceste si è presentato sin da subito agli inquirenti molto complesso. Tra testimonianze contraddittorie, prove “contaminate” e presunti amanti della donna, la domanda cardine di questo terribile caso di cronaca nera non ha mai trovato risposta. Elena è andata via volontariamente da quella grande casa isolata nell’ astigiano, diventata per lei sempre più simile ad una prigione dorata? Stando alle dichiarazioni del marito Michele, la Ceste subiva minacce telefoniche, legate alle sue “ambigue” frequentazioni via Facebook. Eppure, anche l’ atteggiamento di Michele non sembra essere totalmente limpido. In un primo momento, l’ uomo non aveva esitato a parlare con la stampa, fornendo numerose dichiarazioni che aprivano scenari inquietanti sulla scomparsa di Elena.
Michele, negli ultimi tempi, aveva però corretto il tiro, evitando di parlare con i giornalisti e addirittura aggredendo una inviata di “Pomeriggio Cinque”, trasmissione condotta da Barbara D’ Urso. Troppi punti oscuri nella vita privata di questa mamma apparentemente come le altre, una storia che ha sconvolto l’ Italia e che, purtroppo, non vedrà mai un lieto fine. Intanto, le indagini proseguono nel più stretto riserbo, come dichiarato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti. “Al termine di specifiche analisi condotte da un Istituto specializzato di Torino delegato al riguardo dall’ Autorità giudiziaria inquirente, è stato riscontrato che il DNA della signora Elena Ceste, scomparsa il 24 gennaio 2014 dalla propria abitazione di Costigliole d’ Asti, è compatibile con quello del cadavere ritrovato il 18 ottobre scorso ad Isola d’ Asti in località Chiappa. I familiari della donna sono stati informati da alcuni Ufficiali del Comando Provinciale Carabinieri di Asti”.
Parenti, amici e persone vicine alla famiglia di Elena Ceste si augurano, adesso, di poter rendere giustizia alla cara donna.
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