Elena Ceste: è caccia al misterioso Consolatore

elena ceste
il misterioso messaggio del Consolatore

 

Nuovi risvolti inquietanti nel caso della scomparsa di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d’Asti. La scorsa settimana vi avevamo anticipato l’ interrogatorio, da parte degli inquirenti, di una donna, probabilmente la compagna dell’amico di famiglia che scambiava messaggini equivoci con Elena Ceste (l’uomo della Golf grigia). Vi avevamo inoltre anticipato (grazie al servizio mandato in onda la scorsa settimana dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”) l’esistenza di una misteriosa figura: il Consolatore.

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Il Consolatore, testimone o mitomane?. Il caso della scomparsa di Elena Ceste si fa sempre più intricato, per via di nuove testimonianze che metterebbero in dubbio le dichiarazioni del marito della donna, ma anche di strane lettere anonime dal titolo “Consolanti notizie”.  Grazie al servizio dettagliato ed esaustivo mandato in onda ieri sera dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, riusciamo ad avere ulteriori aggiornamenti riguardo il Consolatore e le sue lettere piene di citazioni bibliche. Maria Lucia Monticelli, giornalista della trasmissione TV, si è recata da Don Remo, parroco di Elena Ceste, per mostrargli l’inquietante missiva.

“Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza“, recita il versetto scritto sulla lettera anonima giusta ai Carabinieri di Asti ed alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, in relazione alle indagini sul caso Elena Ceste. Anche il marito di Elena Ceste, Michele, ha ricevuto lo scorso febbraio una lettera analoga. Gli inquirenti hanno messo agli atti la lettera del Consolatore, ritenendola interessante. Don Remo spiega il significato del versetto alla giornalista: “Il Consolatore è lo Spirito Santo – dice il parroco di Elena Ceste-. Gesù, prima di salire al cielo, promette agli Apostoli lo Spirito Santo, lui vi farà capire tante cose che vi ho detto e che per ora non riuscite ancora a capire”. Cose che ancora non possono essere capite: che ci sia qualcuno o qualcosa (un indizio importante?) che possa far luce sul caso della scomparsa di Elena Ceste?

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Le verità nascoste. Gli investigatori indagano sulla possibilità che questo Consolatore sia qualcuno che ha oppure ha avuto rapporti con Elena Ceste e suo marito, senza però scartare nessuna ipotesi, neppure quella del mitomane. Il Consolatore, inoltre, potrebbe essere un conoscitore del Vangelo e della Bibbia. Il dettaglio shoccante da aggiungere è che la lettera, inviata dal Consolatore in merito alla scomparsa di Elena Ceste, non è l’unica: altre famiglie hanno ricevuto missive piene di versetti consolanti: la famiglia di Alessandra Vanni, la tassista ventinovenne uccisa alcuni anni fa, il cui caso resta irrisolto.Oppure, la moglie di una delle vittime del mostro di Cassibile, che ha ricevuto nel 2000 una lettera dal Consolatore. Altre due famiglie, inoltre, hanno contattato la trasmissione “Chi l’ha visto?” per comunicare di aver ricevuto lettere dal misterioso Consolatore.

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L’ insoddisfazione di Elena. Spunta fuori una nuova “testimone”: una donna che  nell’ ottobre dello scorso anno, ha incontrato e conversato con Elena Ceste. La donna, ex impiegata di un centro commerciale, ricorda bene Elena Ceste e Michele (il marito della donna scomparsa). La coppia si era recata presso il negozio per degli acquisti e l’ atteggiamento tenuto da Elena Ceste e da suo marito è rimasto impresso nella mente della donna. “Sono entrati nel reparto uomo; lui guardava delle cose ed ho visto che era molto scorbutico nei confronti della moglie”, racconta la donna ai microfoni di “Chi l’ha visto?”.

L’ ex commessa prosegue, raccontando di essersi poi messa a parlare con Elena Ceste (“Una donna molto a modo, educata e gentile“). Elena Ceste, sentendo il bisogno di confidarsi, racconta alla donna della sua insoddisfazione: le spiega che lei e Michele non fanno vita sociale nel paese in cui vivono, che non conoscono nessuno. Elena, inoltre, sottolinea (in base a quanto raccontato dalla commessa) il suo senso di solitudine e tristezza nel vivere “In mezzo agli animali, alla nebbia, ai bricchi” (le colline ripide in dialetto astigiano). Dettaglio fondamentale che la donna fornisce, riguarda gli occhiali da vista di Elena Ceste. Elena mostra alla commessa i suoi occhiali dalle lenti spesse, senza i quali non riesce a far niente. Ci si chiede: se davvero questi occhiali sono di importanza vitale per la mamma di Costigliole d’ Asti, allora perché se ne sarebbe disfatta il giorno della scomparsa?