Matteo Renzi ha deciso di tagliare i fondi per la non autosufficienza dedicato ai malati di SLA. Dura la contestazione fuori il Ministero dell’Economia, dove si sono ritrovate le vittime di tale malattia insieme ad i loro familiari.
L’estate del 2014 verrà ricordata per l’Ice Bucket Challenge, il fenomeno tramite il quale personaggi pubblici in tutto il mondo si bagnavano con acqua gelata nel tentativo di attirare l’attenzione sulla SLA e per contribuire alla raccolta fondi per la ricerca. Passano pochi mesi e la doccia gelata stavolta arriva dal premier Renzi che, non contento di dover affrontare l’ira dei sindacati per l’attuazione del Jobs Act, ha dovuto affrontare la rabbia dei familiari degli ammalati della Sclerosi Multipla Amiotrofica ritrovatisi sotto il Ministero dell’Economia. Matteo Renzi è accusato di aver rimosso dal fondo 100 milioni di euro: una riduzione che comporterebbe delle spese e delle situazioni non gestibili dalle famiglie.
LEGGI ANCHE: Costa Concordia: trovato il corpo del cameriere Russel Rebello
Graziano Del Rio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha deciso di incontrare i manifestanti ed ha dichiarato l’intenzione di voler aumentare il fondo fino a 400 milioni di euro. Le associazioni presenti a Palazzo Chigi, Comitato “16 novembre”, FISH (Federazione italiana superamento handicap) e FAND (Federazioni associazioni nazionali disabili) si ritengono soddisfatte delle misure scelte dal governo ma, alla fine, hanno dichiarato: “Ora dovremo prestare attenzione alla redazione del decreto di riparto del Fondo stesso che verosimilmente verrà già delineato nelle prossime settimane”.