Da Borghezio a Sgarbi: i politici e il loro amore-odio per il Sud

Il politico “verde” ha puntato subito il dito contro Ignazio Marino: “Non escludo  di andare a prendere “delicatamentè” Marino per il collo per portarlo qui”, ha dichiarato Borghezio, acclamato dai militanti di Casapound. Ai giornalisti, che chiedevano curiosamente il motivo della presenza di Borghezio nella Capitale, il politico del Carroccio ha dapprima precisato il senso dello slogan “Roma ladrona” (“Non è riferito ai Romani, ma alla Roma politica”), concludendo poi con una dichiarazione che, per alcuni, potrebbe risultare quasi una minaccia: “Vorrei prendere la cittadinanza romana, e diventare mini-sindaco del Municipio di Tor Sapienza. Così dò sicurezza a tutti“. Mica male, per un militante in un gruppo politico che fa della secessione tra nord e sud del Paese il suo cavallo di battaglia.

Succede anche questo nel nostro Bel Paese: che, in pieno periodo elettorale, politici e politicanti perorino cause sino a quel momento ignorate. In tale prospettiva, Matteo Salvini avrebbe scelto, stando ad alcune indiscrezioni, di combattere al fianco dei Campani in difesa degli abitanti della Terra dei Fuochi. Ma come, il leader della Lega Nord al fianco dei “sudisti”? E’ la fine del Mondo? Inutile sforzarsi di immaginare una qualsivoglia reazione di giubilo di Napoletani e abitanti del sud, che hanno ideato un hashtag che ben esplica la posizione di partenopei e non all’ insolita iniziativa di Salvini: #salvinistattacas! Più chiaro di così, si muore.