Ci aspetta, quindi, un inverno con temperature molto più elevate: “Con qualche possibilità in più di episodi freddi, non necessariamente gelidi, rispetto alla scorsa stagione. Dicembre – precisa il meteorologo Edoardo Ferrara– sarà dinamico con un alternarsi tra periodi stabili e soleggiati a quelli piovosi. Ci sarà un graduale calo del caldo autunnale con neve a quote medio alte. Gennaio e Febbraio piuttosto ‘vivaci’ con episodi di maltempo a contrapporsi a fasi più stabili e soleggiate. Le temperature subirebbero un generale calo di conseguenza aumenterebbe la possibilità per episodi nevosi a bassa quota tanto al Centro Nord, quanto al Sud, qui specie in Febbraio”.
Non dobbiamo aspettarci, quindi, nulla di nuovo rispetto all’autunno che sta per finire: “Il mese di ottobre 2014 è stato il più caldo della storia con un media di oltre 3 gradi. Novembre ricalca l’andamento del suo predecessore”, sottolinea ancora Ferrara. Il caldo fuori stagione sembra essere diventato una normalità negli ultimi decenni: “Dal dopoguerra, il 2007 è stato l’unico anno in cui l’autunno è stato sotto media. Gli autunni più caldi del dopoguerra sono concentrati poi tra il 1987 ed il 2012. Questo dipende da una parte da un Mediterraneo spesso più caldo del dovuto, dall’altro dalla persistenza di masse d’aria di origine calda dal Nord Africa che riaffiorano in direzione dell’Italia. Questa energia che si accumula viene poi liberata, attraverso episodi piovosi anche molti intensi, nel momento in cui le fresche perturbazioni dal Nord Atlantico si gettano sul nostro mare”, spiegano gli esperti di 3Bmeteo.
Negli anni…