Camera, via libera alla riforma costituzionale

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La Camera ha dato il via libera alla riforma del bicameralismo e del Titolo V. Poco prima della mezzanotte di ieri, infatti, la Commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato il testo che, visti anche gli auspici del governo e del premier Renzi, permetterà di giungere in Aula entro la data del 16 dicembre. 

Matteo Renzi al Senato

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MARTEDI’ IN AULA – Il ddl è stato ampiamente modificato e sono state inserite anche alcune richieste della minoranza del Pd. Tale apertura non è però servita ad evitare la spaccatura interna ai Dem, con la minoranza che ha abbandonato la commissione al momento della votazione di alcuni articoli. Il ministro Maria Elena Boschi, comunque, si dice soddisfatto: “È stato un lavoro complicato che però si e svolto in un clima di confronto leale. Un lavoro svolto senza sacrificare il dibattito”. Chiude dando appuntamento in Aula “dove avremo modo di confrontarci ancora”. 

 I CAMBIAMENTI – La modifica più importante riguarda un emendamento dei relatori che modifica il procedimento legislativo. La riforma lascerà da parte l’attuale bicameralismo tranne che per le riforme costituzionali ed altre poche leggi. Per le restanti, invece, il Senato potrà chiedere di apportare delle modifiche ai testi approvati dalla Camera. Su alcune leggi, per esempio, il Senato potrà chiedere una modifica solo se sarà raggiunta la maggioranza assoluta, e la Camera potrà oltremodo respingere la richiesta ma anch’essa a maggioranza assoluta. Riguardo la legge di Bilancio e quella di Stabilità si è introdotta una maggioranza dei due terzi per il Senato.